Francia, attentato terroristico a Nizza in basilica Notre Dame: 3 morti, uno decapitato

di Redazione

Torna l’incubo terrorismo in Francia. Un attentato è stato compiuto stamani alla Basilica di Notre Dame, a Nizza, con un bilancio di tre persone uccise, confermato da fonti di Governo. Diversi i feriti. Tra questi l’aggressore, il 21enne tunisino Brahim Aoussaoui, fermato dalla polizia e trasportato in ospedale. Agli inquirenti ha detto di aver agito da solo. Secondo le autorità, l’uomo “è sbarcato pochissimo tempo fa a Lampedusa”.

Tutto lascia supporre che si sia trattato di un attentato terroristico in seno alla basilica di Notre-Dame, dice il sindaco di Nizza Christian Estrosi, intervistato da Bfm-Tv: “L’autore dell’attentato, mentre veniva medicato dopo essere stato ferito dalla polizia, continuava a gridare senza interruzione Allah Akbar”. Per Estrosi, “non c’è alcun dubbio sulla natura dell’attacco”.

Le tre vittime sono due donne e un uomo. Le due persone decedute all’interno della cattedrale sono state sgozzate, secondo diverse fonti. Un’altra vittima, una donna, si è invece rifugiata in un bar vicino alla chiesa, dove è morta poco dopo per le conseguenze delle ferite. Quest’ultima, prima di morire, ha detto: “Dite ai miei figli che li amo”. Tra le tre vittime c’è anche il custode della chiesa di Notre-Dame.

E’ il secondo episodio di terrorismo che avviene in Francia in poco tempo: già dieci giorni fa nella banlieue di Parigi era stato decapitato il professore Samuel Paty. Inoltre, la tensione è aumentata nelle scorse ore dopo la pubblicazione da parte di “Charlie Hebdo” di nuove vignette contro il presidente turco Erdogan e dopo le dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron. Un’agenzia vicina ad Al Qaeda due giorni fa aveva esortato a colpire in Francia e in particolare i luoghi di culto cristiani. La Turchia, comunque, ha condannato “con forza” l’attentato a Nizza. “Nessun motivo può giustificare l’uccisione di una persona né la violenza. E’ evidente che chi organizza un tale attacco brutale in un luogo di culto sacro non ha valori religiosi, umanitari e morali”, ha scritto in una nota il ministero degli Esteri di Ankara, aggiungendo che “siamo solidali con il popolo francese, e in particolare con i cittadini di Nizza, contro il terrorismo e la violenza”

Il primo ministro Jean Castex si trovava all’Assemblea nazionale per illustrare i dettagli del nuovo confinamento, ha lasciato precipitosamente l’aula per raggiungere la cellula di crisi organizzata dal ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, alla quale è atteso anche il presidente Emmanuel Macron che dovrebbe anche recarsi sul luogo dell’attacco.

A confermare che Brahim è arrivato in Italia assieme ad altri migranti sono state fonti degli apparati di sicurezza, secondo le quali nell’isola siciliana è avvenuta la prima registrazione. Non è la prima volta che un tunisino sbarcato nel nostro Paese si è poi reso protagonista di atti di terrorismo in Europa. A febbraio del 2011 sempre a Lampedusa arrivò, assieme a migliaia di tunisini, Anis Amri, l’autore della strage al mercatino di Natale di Berlino nel 2016. Al momento dello sbarco Amri si dichiarò minorenne e fu trasferito in un centro per minorenni in Sicilia.

L’uomo, che avrebbe rivendicato la paternità dell’attentato, avrebbe parlato in arabo alla polizia, detto di chiamarsi “Brahim” e di aver agito da solo. Il presunto attentatore non ha fornito al momento ulteriori dettagli. Gli inquirenti hanno rilevato le sue impronte digitali per risalire alla sua esatta identità. “L’autore dell’attentato – ha riferito il sindaco Christian Estrosi – mentre veniva medicato dopo essere stato ferito dalla polizia, continuava a gridare senza interruzione Allah Akbar”. Per il primo cittadino di Nizza, “non c’è alcun dubbio sulla natura dell’attacco”. L’aggressore sarebbe arrivato in Italia il 20 settembre, mentre il 9 ottobre sarebbe stato trasferito in un centro per migranti a Bari, dopo la quarantena obbligatoria per tutti coloro che sbarcano. Sarebbero queste, secondo quanto si apprende da fonti degli apparati di sicurezza, le prime due tappe del tunisino nel nostro Paese. Investigatori e 007 stanno ora ricostruendo tutte i movimenti successivi e le modalità che hanno consentito all’uomo di lasciare il centro.

Uomo armato ucciso ad Avignone – Un uomo armato di un coltello è stato ucciso dalla polizia ad Avignone: è quanto riferisce radio Europe 1, precisando che l’uomo avrebbe tentato di attaccare dei poliziotti in strada. L’episodi, però, non sarà oggetto di indagini della procura antiterrorismo. Secondo informazioni del quotidiano locale Midi Libre, l’individuo che ha minacciato gli agenti aveva una pistola che poteva essere un’arma giocattolo e ha “pronunciato frasi incoerenti, ma non a connotazione religiosa”. In un primo momento, secondo informazioni di Europe 1, sembrava che l’uomo avesse urlato: “Allah Akbar”. Attacco al consolato francese a Gedda – Nelle stesse ore si è verificato un attacco davanti al consolato francese a Gedda, in Arabia Saudita, dove una guardia è stata ferita da un assalitore saudita. Fermato a Lione afghano con coltello – Un afghano armato di coltello è stato, invece, fermato a Lione, nel centro della Francia. Lo si apprende da fonti degli inquirenti.

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