Usa, Biden accusa Trump: “Paga meno tasse di un insegnante”

di Redazione

Joe Biden attacca Donald Trump dopo lo scoop del New York Times secondo cui il presidente Usa non avrebbe pagato tasse federali per 10 anni versando solo 750 dollari nel 2016 e nel 2017. “Gli insegnanti hanno pagato 7.239 dollari, i pompieri 5.283, le infermiere 10.216 dollari. Donald Trump ha pagato 750 dollari”: è quanto recita un post condiviso su Twitter dal candidato democratico alla Casa Bianca.

Lo scoop del Nyt, che ha ottenuto informazioni sulle dichiarazioni fiscali fatte negli ultimi 20 anni dal presidente americano, rovina la festa al presidente il giorno dopo la controversa nomina della giudice Amy Coney Barrett alla Corte Suprema e alla vigilia del primo duello tv con Joe Biden. La notizia bomba è stata pubblicata proprio nel momento in cui Trump stava per iniziare una conferenza stampa convocata per attaccare i media, rei di criticare la scelta della giudice Barrett solo – ha detto – perchè è cattolica. Ma la questione è passata subito in secondo piano, con il presidente costretto a difendersi dalle domande dei giornalisti e che ha liquidato le rivelazioni del Nyt come “assolute fake news’.

Secondo le carte di cui il Nyt è venuto in possesso, Trump avrebbe pagato appena 750 dollari di tasse federali sul reddito sia l’anno in cui ha vinto la presidenza sia il suo primo anno alla Casa Bianca. Avrebbe invece pagato ‘zero dollari’ in dieci degli ultimi 15 anni, soprattutto – si spiega – grazie all’escamotage di riportare molte più perdite rispetto alle somme guadagnate. Le finanze del presidente – racconta sempre il Nyt – sarebbero poi sotto stress, con centinaia di milioni di debiti legati in gran parte alla gestione delle proprietà della Trump Organization, l’impero di famiglia. In particolare, Trump sarebbe personalmente responsabile di prestiti e altri debiti per 421 milioni di dollari la cui gran parte sarebbero da rimborsare entro quattro anni. C’è di più: a complicare la situazione, spiega il Nyt, ci sarebbe anche un’annosa controversia con l’Irs, il fisco americano, per un rimborso fiscale di 72,9 milioni di dollari entrati che si sospetta Trump abbia richiesto e ottenuto dichiarando enormi perdite. Una controversia che se dovesse vedere Trump perdente potrebbe costare al presidente oltre 100 milioni di dollari.

Il direttore esecutivo del Nyt, Dean Baquet, ha spiegato così la decisione di pubblicare le carte: “Crediamo che i cittadini debbano sapere il più possibile dei loro leader e rappresentanti, le loro priorità, le loro esperienze e anche le loro finanze”. Trump, si ricorda, finora si è sempre rifiutato di rendere pubbliche le proprie dichiarazioni fiscali, nonostante le richieste anche da parte del Congresso e della magistratura. “Ogni presidente dalla metà degli anni ’70 ha pubblicato le proprie informazioni fiscali – ricorda Baquet – e Trump, uno dei presidenti più ricchi della nostra storia, ha rotto con questa tradizione”. Per i legali della Trump Organization lo scoop del Nyt è “inaccurato”: negli ultimi decenni – si spiega – il presidente ha pagato decine di milioni di dollari in tasse personali al governo federale, compresi milioni di dollari da quando ha annunciato la sua candidatura nel 2015.

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