Cesa e l’isola ecologica, Alma: “Guida vuole solo illudere i cittadini”

di Redazione

Cesa (Caserta) – “L’amministrazione comunale di cui facevo parte in qualità di assessore ha il merito di aver trasformato in realtà quelle che erano state per le amministrazioni precedenti delle semplici dichiarazioni di intenti. L’isola ecologica, grazie alla quale oggi si può osservare un incremento della raccolta differenziata (come ammesso dallo stesso sindaco Guida, ogni tanto manifesta un pò di onestà intellettuale), è stata possibile grazie ad un progetto esecutivo approvato dalla giunta comunale di cui facevo parte (delibera numero 114 dell’8/11/2013) finanziato con decreto della Regione Campania dell’8/8/2014 e realizzata in attuazione della relativa convenzione”. Così Carmine Alma, candidato consigliere della lista “Uniti per Cesa” a sostegno dell’aspirante sindaco Ernesto Ferrante, commenta la decisione della giunta Guida di prevedere, attraverso una consultazione popolare, lo spostamento dell’isola ecologica.

“Bisogna ricordare – sostiene Alma – che il progetto venne finanziato perché conforme alle linee guida della regione Campania (proprietà del suolo e destinazione urbanistica conforme, sufficiente distanza dalle abitazioni, facile raggiungibilità da parte dei cittadini con adeguata rete stradale) ed il sito scelto era l’unico sul territorio comunale con quelle caratteristiche e soprattutto essendo di proprietà riuscimmo ad evitare un esborso economico da parte del comune, ottenendo l’intero finanziamento. Tra l’altro i residenti del posto dovrebbero ricordare che all’epoca era abbandonato a sé stesso pieno di sterpaglie e rifiuti abbandonati. Bisogna anche ricordare che un’isola ecologica costruita a norma e ben gestita (appunto, ben gestita) non ha alcun impatto sull’ambiente circostante anche se urbanizzato e non da fastidio a nessuno. Se ciò accade significa che c’è qualcosa che non va”.

“Il sindaco e la sua amministrazione – incalza il candidato di ‘Uniti’ – spiegassero ai cittadini come mai nell’isola ecologica ci sono finiti pneumatici in disuso, bidoncini di pittura e potremmo ancora continuare. Inoltre, ricordiamo che il progetto da noi presentato e finanziato prevedeva la piantumazione di alberi o comunque vegetazione folta lungo il perimetro esterno del sito in modo da occultare la struttura esterna e renderla gradevole ed integrata con l’ambiente circostante. Se il sindaco vuole una copia del progetto, sono e siamo a sua disposizione. Ciò andava fatto in sede di realizzazione. Ma chi doveva vigilare sull’esecuzione del progetto? Perché non è stato fatto? Perché non è stata disposto un opportuno controllo nel tempo? Immagino già la risposta: ‘Non é colpa mia, ma è degli uffici che devono controllare’. Ormai ci conosciamo molto bene, caro sindaco”.

“Oggi si parla di spostare l’isola ecologica, certo si può fare, ma – si chiede Alma – è stato fatto un bilancio costi-benefici? No. Esiste un altro suolo di proprietà comunale idoneo o bisogna acquistarlo? No. Se si dice che l’isola venne realizzata per non perdere i finanziamenti regionali ottenuti all’epoca, perché si vuol perdere oggi quel beneficio per costruirne un’altra che non verrà finanziata? Mi sembra soltanto una operazione demagogica come quella della delibera di consiglio comunale destinata a restare una inutile dichiarazione di intenti. A che serve quella delibera se ad essa non sono seguiti atti concreti acquisizione di suoli compatibili, individuazione dei finanziamenti necessari e progettazione)? A nulla. Solo ad illudere le persone residenti o quelle interessate allo sviluppo urbanistico delle aree limitrofe. Secondo un mio modesto parere – conclude il candidato – è proprio questa la probabile motivazione”.

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