Aversa, un vicesindaco e un assessore per i dissidenti? Santulli: “Non abbiamo interessi di gestione”

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Nuovo banco di prova nella giornata di martedì 29 settembre per l’amministrazione di centrosinistra di Aversa guidata dal sindaco Alfonso Golia dopo quello costituito dalla tornata elettorale per il rinnovo del consiglio regionale. La maggioranza torna in aula consiliare dopo la brutta esperienza di fine agosto, quando ben cinque componenti (il presidente del civico consesso Carmine Palmiero e i consiglieri comunali Paolo Santulli, Luisa Motti, Eugenia d’Angelo e Francesco Forleo) si astennero al momento dell’approvazione del bilancio preventivo 2020 che fu, comunque approvato.

Si è registrata, poi, la mancata elezione del consigliere regionale uscente del Partito Democratico Stefano Graziano al quale è legatissima la «maggioranza della maggioranza» con a capo lo stesso sindaco. A questo episodio vanno aggiunti i nuovi posizionamenti di consiglieri comunali che hanno partecipato, direttamente o indirettamente, con il loro appoggio al centrosinistra, alle regionali, a dispetto della loro originaria provenienza di centrodestra. Una scelta che potrebbe giustificare, oggi, un ennesimo mercato delle vacche con consiglieri che potrebbero effettuare il cambio di casacca per assicurare la sopravvivenza dell’attuale amministrazione anche senza l’apporto di Santulli e compagni. Voci non confermate parlano di un’offerta del sindaco ai dissidenti di un assessore e del vicesindaco al gruppo dell’ex parlamentare centrista che, però, tiene a precisare proprio in merito a presunte richieste di assessorati che «non esiste alcun gruppo Santulli. Il mio gruppo è il gruppo del Partito Democratico del quale sono il capogruppo in Consiglio comunale. Come sempre, non abbiamo interessi di gestione. Si segue l’attività con attenzione e si interviene all’occorrenza, così come prevede il nostro ruolo di consiglieri comunali».

Per quanto riguarda la seduta consiliare prevista per martedì 29, alle ore 15.30, all’ordine del giorno la determinazione di una serie di tariffe e tributi che impatteranno su tutti i cittadini. Particolarmente interessati sono i commercianti che sono stati costretti alla chiusura durante il recente lockdown dovuto alla pandemia da Covid 19. Una seduta di consiglio comunale che sarà, praticamente, di competenza esclusiva dell’assessore alle finanze Francesca Sagliocco.  «Le delibere da varare in consiglio comunale – ha dichiarato l’esponente dell’esecutivo guidato dal sindaco Golia – sono conformi a quelle di giunta allegate al bilancio di previsione, infatti recano un parere dei revisori dei conti di metà luglio. Imu e addizionale comunale sono confermative, senza alcun cambiamento per i cittadini».

«Per quanto riguarda la Tari, la tassa rifiuti, invece, – continua la commercialista aversana – è stata prevista una riduzione del 25% della parte variabile per le utenze non domestiche chiuse a causa del Covid e un bonus per le utenze domestiche economicamente disagiate. Inoltre, sempre per la Tari, sarà portata in giunta nei prossimi giorni un’agevolazione tributaria di circa 3 milioni di euro per le utenze non domestiche chiuse a causa della pandemia da Covid 19 (che saranno esentate completamente per il 2020). Per le altre utenze non domestiche è previsto comunque uno sgravio della tassa ad eccezione delle attività che sono rimaste aperte durante il lockdown». «Infine, nei regolamenti per l’Imu e per la Tari, che il consiglio è chiamato ad approvare, – conclude Sagliocco – è stata prevista, come prevede la legge, di poter accedere al rateizzo delle pendenze che si hanno con l’ente, comprese quelle già oggetto di accertamento».

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