Gricignano, il sindaco Santagata indagato per reati tributari: a ottobre udienza preliminare

di Redazione

Gricignano (Caserta) – La Procura di Napoli Nord ha chiesto il rinvio a giudizio del sindaco di Gricignano, Vincenzo Santagata, con l’accusa di reati tributari. L’udienza preliminare è in programma a ottobre dinanzi al gup del tribunale di Napoli Nord in Aversa. La notizia è stata diffusa stamani, venerdì 4 settembre, dal quotidiano “Cronache di Caserta”. Insieme a Santagata sono a rischio giudizio altri otto indagati, tra cui il gricignanese Paolo Caterino.

Secondo la procura, Santagata, di professione commercialista, sarebbe stato “gestore di fatto” di diverse società, rendendosi responsabile, come riporta il quotidiano, di: “Violazione di indebita compensazione di imposta per vari anni (dal 2008 al 2014) per somme variabili da 52mila a 287mila euro di 4 società con sedi a Giugliano e Carinaro (per un totale di oltre 2,2 milioni di euro); distruzione o l’occultamento di libri e scritture contabili di tre società, così da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari; l’indicazione nella dichiarazione Iva-Redditi di una società presentata per l’anno 2013 elementi fittizi per 486.066,11 euro più l’Iva pari a 98.293,88 euro; l’omissione per l’an-no d’imposta 2011 la presentazione della dichiarazione Iva-Redditi di una società, pur conseguendo ricavi per 598.186,11 euro più l’Iva pari a 119.640 euro. Un giro d’affari enorme e, per la Pro-cura, con gravi danni economici per l’Erario”.

L’inchiesta fu avviata dalla Procura di Ferrara diversi anni fa: “Nel luglio 2014 – ricorda il quotidiano Cronache – la Guardia di Finanza eseguì una perquisizione nello studio commerciale di Santagata, allora consigliere di opposizione, per reperire documentazione su una società di Giugliano e nel 2015, durante un interrogatorio, il professionista negò le accuse, riferendo di non aver mai tenuto la contabilità delle società di cui risultava consulente fiscale e, in alcuni casi anche socio, anche se sarebbero stati trovati alcuni documenti nello studio commerciale.

La vicenda salì alla ribalta delle cronache lo scorso anno, nel pieno della campagna elettorale per le amministrative di Gricignano: in quel momento Santagata, reduce dallo scioglimento prematuro del Consiglio Comunale, competeva con Vittorio Lettieri, suo ex vicesindaco e tra i fautori, insieme ad alcuni ex consiglieri di maggioranza e di tutta l’opposizione, della caduta della precedente amministrazione eletta nel 2018. Proprio Lettieri, utilizzando durante un pubblico comizio il filmato di una dichiarazione rilasciatagli da un imprenditore (col volto oscurato) originario di Gricignano e residente a Ferrara, definitosi “ex socio” di Santagata, denunciò il presunto coinvolgimento del suo avversario in un’inchiesta su reati tributari (guarda il video). Santagata, in realtà, anticipò Lettieri qualche giorno prima attraverso un video su Facebook, sottolineando, come poi avrebbe fatto anch’egli in un comizio, di non avere indagini in corso e non aver mai riportato condanne, e sintetizzando il tutto come “una bomba di fango” (guarda il video). Un caso che fu ironicamente ribattezzato da alcuni come “Mark Caltagirone”, considerato il “misterioso” imprenditore del filmato.

Santagata: “Estraneo ai fatti, lo dimostrerò nelle sedi giudiziarie” – Contattato telefonicamente da Pupia, il sindaco Santagata, che da qualche giorno è fuori regione per impegni familiari, ha commentato: “A me, al momento, non è stato notificato nulla. Apprendo della vicenda dalla stampa”. Poi ribadisce: “In campagna elettorale ho mostrato il mio casellario giudiziale, dimostrando che fino ad un anno fa ero completamente estraneo ai fatti. Poi, durante campagna elettorale del 2019, è successo qualcosa per il quale sono stato coinvolto. Io so cosa è successo e non aspetto altro che far luce sulla questione nelle sedi giudiziarie”. Su cosa sia successo Santagata, seppur incalzato, non intende sbottonarsi, limitandosi a dichiarare: “Sono convinto di essere estraneo ai fatti e sono fiducioso nella magistratura. Questa vicenda non ha niente a che fare con la mia professione, di mezzo c’è la politica”.

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