Gricignano, Caiazzo in campo contro la puzza: “Non venderemo mai l’anima dei nostri figli”

di Redazione

Gricignano (Caserta) – “Carissimi concittadini, oggi più che mai mi accorgo che, nonostante il mio ossessivo impegno e totale dedizione nel portare avanti gli obiettivi posti in essere dall’attuale amministrazione, le problematiche legate alla gestione dei rifiuti sono molteplici, sempre più insistenti e difficili da gestire. È stato un anno particolare e doloroso, però ho preso un impegno con tutti voi e cercherò di onorarlo nel migliore dei modi”. Così la vicesindaco e assessore all’Ambiente di Gricignano, Anna Michelina Caiazzo, esordisce nel commentare la vicenda della puzza notturna che affligge i suoi concittadini e anche quelli dei comuni limitrofi, come Carinaro e Teverola. Non a caso per martedì 1 settembre, alle ore 21, in piazza Municipio a Gricignano, è stata indetta una manifestazione di protesta nata attraverso i social (leggi qui).

“Il problema c’è! – afferma Caiazzo in un post pubblicato su Fb – D’estate si percepisce maggiormente il disagio della puzza dovuta ad una lavorazione illecita dei rifiuti; con il caldo e le porte aperte, con i venti che tirano nella direzione del centro abitato, i miasmi notturni e nelle prime ore del mattino suscitano e rievocano le nauseabondi puzze della famigerata RG. Nonostante momenti di sconforto, dovuti a volta alla convinzione di lottare da sola contro i mulini a vento, riesco a ritrovare ritrova nuova linfa vitale dal confronto con voi cittadini, e quindi non posso sottrarmi ai miei doveri civili e morali, in qualità di assessore all’Ambiente del Comune di Gricignano sarò disponibile nell’ascolto di ogni singolo cittadino e mi farò promotrice di una corretta e istituzionale strategia ambientale”.

A tal proposito, la vicesindaco fa sapere: “Ho interpellato le associazioni ambientaliste, un legale esperto in problematiche legate ai rifiuti e un medico ambientale. Martedì sera sarò in piazza e con un gruppo ristretto di persone, massimo 20, ci sposteremo nell’aula consiliare per un tavolo tecnico sulla questione. Sono invitati tutti i rappresentanti delle associazioni interessate e dei cittadini che hanno a cuore il problema. Scopo dell’incontro è trovare una sintesi formalizzata poi in piano di azioni da condividere-migliorare anche con i comuni di Carinaro e Teverola. Una sintesi che si traduca in un documento sottoscritto dalle amministrazioni di tutti i comuni interessati e da tutte le associazioni di categoria da inviare alle autorità competenti (Ministero dell’Ambiente, Prefettura, Noe, Arpac, Osservatorio Regionale sulla Gestione dei Rifiuti, Asl). Dopodiché sarà convocata, a stretto giro, la commissione consiliare ambiente e territorio per discutere dell’argomento e per presentare la consulta ambientale a cui sto lavorando già da qualche mese”.

Caiazzo ha ritenuto opportuno intervenire seguendo una strada istituzionale “perché – spiega – il primo step è un monitoraggio della zona industriale Aversa Nord per individuare la fabbrica o le fabbriche che lavorano rifiuti, la cui scorretta gestione mette a rischio la nostra salute fisica e psicologica. Lo scopo finale è quello di sollevare in modo serio e definitivo il problema di terra dei fuochi. Credo che, da un punto di vista ambientale, occorre la spallata definitiva al sistema degli smaltimenti abusivi fatti sulla pelle dei cittadini, a prescindere dai nomi delle società e dalle tentazioni, anche occupazionali, che come il diavolo in cambio richiedono poi l’anima! La nostra – conclude – potremmo anche decidere di venderla, ma quella dei nostri figli no. Mai!”.

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