Aversa, multe al “Belli di Mamma”: scatta ricorso al Tar e insorge l’opposizione

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – «Daremo a tutti i titolari di pubblici esercizi la possibilità di utilizzare gratuitamente suolo pubblico», aveva detto il sindaco Alfonso Golia. Ma così non sembra essere. Almeno non per tutti. Mentre le strade e le piazze aversane sono un fiorire di sedie e tavolini dei vari locali pubblici cittadini che, giustamente, usufruiscono di maggiori spazi a causa delle restrizioni dettate dalla normativa anti Covid-19, al locale “Belli di Mamma”, in via San Paolo, si fanno multe e non si risponde nemmeno alle richieste di autorizzazioni avanzate dal titolare, tanto da farsi portare dinanzi al Tar Campania per “silenzio”. In uno spazio chiuso e ampio, qual è quello antistante il locale, si potrebbe effettivamente creare un piccolo salotto (parliamo di 14 metri quadrati richiesti). Invece, una prima risposta interlocutoria dell’amministrazione segnalava che eventuali tavoli e sedie potevano costituire “armi improprie” in caso di risse. Risse che, in verità, proprio in quella zona non si verificano da tempo, al contrario di altre come piazzetta Lucarelli.

Una motivazione che fa scrivere all’avvocato Fabrizio Perla nel ricorso: «Non si comprende davvero la ragione per la quale tale paventata situazione di pericolo, peraltro, ipoteticamente e genericamente valida per tutti gli esercizi e per tutte le zone della città molto frequentate, come ad esempio via Roma, dovrebbe valere per il solo esercizio in oggetto». «Come ben noto alla stessa amministrazione, – continua Perla – sono molto numerosi gli esercizi commerciali, anche concorrenti del ricorrente, che possono usufruire di tale permesso, anche molto vicini e nella medesima zona: sia bar che ristoranti che si trovano a pochissimi metri dall’esercizio del richiedente, dispongono pacificamente della medesima autorizzazione senza che ciò dia luogo ad alcun tipo di problematica come qui paventato».

Ma, oltre che giuridica, la vicenda si è trasformata anche in politica. Il leader dell’opposizione Gianluca Golia ha dichiarato: «Mi sembra di assistere ad un accanimento contro l’iniziativa privata. La Polizia Municipale multa il locale ma non vede le auto abusivamente parcheggiate nello spazio antistante. Se c’è un locale ad Aversa che può mettere i tavolini all’esterno senza problemi particolari è proprio questo. Tanto più in un momento particolare quando si cerca di uscire dal tunnel provocato dal lockdown. Presenterò una interrogazione complessiva pretendendo una risposta». Sempre in tema di atteggiamento punitivo nei confronti degli esercizi pubblici da segnalare la seduta della commissione consiliare Statuto che, tra gli argomenti all’ordine del giorno, ha discusso del regolamento disciplinante le misure per sostenere il contrasto all’evasione dei tributi locali da parte dei soggetti che esercitano attività commerciali e produttive. L’amministrazione intendeva sospendere le attività morose per tributi comunali anche per una somma esigua di 300 euro.

La minoranza, su proposta di Roberto Romano, consigliere del Movimento 5 Stelle, che aveva anche la delega del consigliere Giovanni Innocenti a rappresentarlo, e con la presenza di Alfonso Oliva di Fratelli d’Italia, ha proposto un innalzamento della quota almeno a 3000 euro per emettere il provvedimento. La commissione consiliare, a questo punto, ha licenziato la proposta riportandola in commissione Commercio e Attività Produttive per ridefinire l’importo che sarà poi in Consiglio comunale definitivamente approvato. Romano si è dichiarato soddisfatto poiché, spiega, «anche alla luce della crisi economica non era il momento di inasprire i rapporti con la categoria dei commercianti che maggiormente stanno subendo le conseguenze di questa pandemia».

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