Traffico di droga tra Sardegna e Lombardia, 33 arresti

di Redazione

Maxi operazione antidroga dei carabinieri del Ros in Sardegna e Lombardia. I militari stanno eseguendo una misura cautelare, emessa dal gip del tribunale di Cagliari su richiesta della locale procura distrettuale, a carico di 33 indagati accusati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio di ingenti quantitativi di droga. L’operazione, denominata “Dama”, ha visto l’impiego di oltre 200 carabinieri che hanno anche eseguito diverse perquisizioni. Le ordinanze, richieste dalla Procura distrettuale, sono state emesse dal gip di Cagliari.

I carabinieri sono riusciti a smantellare due organizzazioni criminali. Una operava nel quartiere Sant’Elia a Cagliari con a capo E.M.  – già condannato a 3 anni e quattro mesi come uno dei componenti della banda di Graziano Mesina – che attraverso una rigida organizzazione gerarchica tra capi piazza, pusher e vedette era in grado di produrre un volume di affari di un milione di euro al mese spacciando soprattutto cocaina ed eroina.Il gruppo era particolarmente violento: non esitava ad imporre la propria presenza tra i palazzi popolari costringendo con la forza i residenti a fornire le proprie abitazioni per far rifugiare i pusher quando avvenivano i controlli delle forze dell’ordine. Anche dopo l’arresto, avvenuto ad aprile del 2019, E.M. a riusciva a gestire dall’interno del carcere di Uta il traffico di droga “attraverso una rete di utenze cellulari introdotte clandestinamente all’interno della struttura penitenziaria, utilizzati anche per organizzare una rete di spaccio tra le mura carcerarie”, spiegano i carabinieri. Inoltre P.G.M., zio di E.M., gestiva i contatti anche con una cosca calabrese la Barbaro Papalia di Platì, operativa a Buccinasco (Milano).

La seconda organizzazione criminale operava tra la Lombardia, nella provincia di Bergamo, e la Sardegna. A capo, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, era U.S., a tenere i contatti con la criminalità albanese e calabrese e riusciva a far arrivare in Sardegna circa 7 chili di cocaina al mese. Per trasportare la droga “si serviva di auto nelle quali veniva ricavato un doppio fondo e di una coppia di corrieri bergamaschi, che non esitavano a coinvolgere anche i propri figli minori per meglio dissimulare, come una famigliola in vacanza, la presenza in terra sarda”, evidenziano i carabinieri. Le indagini sono state condotte tra il 2018 e il 2019 e oggi sono sfociate in 33 ordinanze di custodia cautelare: diciotto le persone finite in cella e 15 ai domiciliari. Sono stati sequestrati 11 chili di cocaina purissima e sono state accertate importazioni dalla Lombardia alla Sardegna di altri 11 chili della stesa droga. IN ALTO IL VIDEO

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