Arianna, tetraplegica per “errore” in ospedale: genitori in sciopero della fame

di Redazione

Quando aveva appena tre mesi fu vittima di un caso di malasanità all’ospedale “Cardarelli” di Napoli, diventando tetraplegica, sorda e ipovedente. Ad Arianna Manzo, oggi 15enne, e ai suoi genitori, di Cava de’ Tirreni (Salerno), in primo grado il tribunale ha riconosciuto in primo grado un risarcimento di 3 milioni di euro da parte dell’azienda ospedaliera. Sentenza giunta con notevole ritardo, dopo otto anni di udienze. Ma il “Cardarelli”, respingendo ogni accusa, ha presentato ricorso in appello, non pagando il risarcimento. Ora si attende la decisione della Corte d’Appello di Salerno ma l’emergenza covid ha rallentato il procedimento.

“Dallo scorso mese di novembre – si legge in una nota diramata dai legali della famiglia Manzo – l’azienda non ha pagato neanche una piccola somma, a titolo di anticipo, che avremmo potuto anche restituire in caso di verdetto avverso, ma che ci avrebbe consentito di garantire delle cure indispensabili alla sopravvivenza di nostra figlia”. Nel 2005 Arianna venne ricoverata al Cardarelli per una bronchiolite. Nella struttura sanitaria, secondo il legale della famiglia, l’avvocato Mario Cicchetti, fu somministrato oltre il dovuto un farmaco anestetico che provocò un grave danno al sistema nervoso centrale all’allora neonata.

Da quel momento la vita della famiglia Manzo è cambiata e oggi i coniugi, oltre a garantire le cure alla figlia, vorrebbero realizzare una casa adatta alle esigenze di Arianna. Ma hanno difficoltà economiche: Eugenio non lavora per prestare assistenza quotidiana alla figlia, mentre Matilde è dipendente part-time in una casa di cura per anziani. E visto che finora non hanno percepito un centesimo del risarcimento stabilito dal giudice in primo grado, è nata la decisione di cominciare, giovedì scorso, lo sciopero della fame per riaccendere i riflettori su questa storia, finita al centro, un mese fa, di un servizio de “Le Iene” (guarda il video). Un estremo gesto in atto da quattro giorni che però stamani ha provocato un malore al padre di Arianna, cardiopatico, costretto a recarsi al Pronto Soccorso. Davanti al tribunale, sempre da giovedì, era in corso un presidio di protesta che però è stato interrotto da un improvviso attacco di convulsioni della 15enne.

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