Torre Annunziata, ferito genero del boss Gionta: familiari danneggiano ospedale Covid

di Redazione

Pretendevano che il loro congiunto, ferito in un agguato di camorra avvenuto a Torre Annunziata (Napoli), venisse curato nell’ospedale di Boscotrecase trasformato in presidio Covid. Per questo motivo al diniego dei sanitari presenti nella struttura, i familiari di Giuseppe Carpentieri, 50 anni, genero del boss ergastolano Valentino Gionta (ha sposato la figlia Teresa) hanno reagito minacciando il personale in servizio, per poi sfogare la loro rabbia contro le porte trovate chiuse e prese a calci e pugni.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri che sono riusciti a riportare la calma prima di scortare l’ambulanza che ha portato il ferito all’ospedale Maresca di Torre del Greco dove il ferito è stato sottoposto a trattamenti dai chirurghi e poi trasferito al Cardarelli di Napoli. Il bilancio dei disordini al Covid hospital di Boscotrecase è invece di alcune porte danneggiate e vetri infranti. Si indaga per risalire agli autori dei danneggiamenti e delle minacce.

Carpentieri è rimasto ferito mentre era affacciato al balcone. I proiettili lo hanno raggiunto alle gambe e all’inguine. Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, gli spari sarebbero partiti da un edificio posto di fronte all’abitazione dove si trovava in quel momento. Carpentieri è sposato con Teresa Gionta, figlia del boss ergastolano Valentino, ed era da poco tornato in libertà dopo 27 anni di carcere scontati per una condanna definitiva relativa ad un duplice omicidio avvenuto negli anni Novanta.

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