Poliziotto ucciso a Napoli, scarcerato uno dei rom poco dopo il funerale. Maccari (Fsp): “Vergognoso”

di Redazione

“A meno di due settimane dai funerali del collega Pasquale Apicella, ecco la prima scarcerazione. Non posso che unirmi al dolore della moglie e di tutta la sua famiglia, esprimendo la mia più totale indignazione”. A dichiararlo è Franco Maccari, vicepresidente nazionale della Federazione Sindacale di Polizia (Fsp), che commenta la scarcerazione di uno dei quattro rom domiciliati nel campo nomadi di Giugliano tra i responsabili della morte del poliziotto Pasquale Apicella, avvenuto lo scorso 27 aprile, a Napoli, mentre inseguiva una banda di rapinatori (leggi qui).

“Il soggetto scarcerato – prosegue Maccari – è accusato di favoreggiamento, mentre gli altri tre componenti della banda sono rimasti in carcere con l’accusa di omicidio volontario, rapina e resistenza a pubblico ufficiale. Lui adesso potrà fare rientro a casa, mentre due bimbi piccoli non vedranno mai più rientrare in casa il loro papà. Tutto questo non può restare impunito, lo Stato avrebbe dovuto dare un segnale forte assicurando alla famiglia del collega che chi ha sbagliato riceverà la giusta pena. Lo si doveva alla moglie, ai genitori ai suoi bambini e a quanti – conclude – hanno pagato con la vita per contrastare la criminalità”.

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