Aversa, Gianluca Golia scrive al sindaco: “Chiarisca ombre sul caso Carpentiero”

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – “Signor Sindaco, caro Alfonso”, inizia con queste parole la lunghissima lettera che Gianluca Golia, consigliere di opposizione ed ex candidato sindaco del centrodestra, ha scritto al primo cittadino Alfonso Golia per chiedergli di fare chiarezza sulla vicenda che ha visto protagonisti lo stesso sindaco e il suo ex assessore alle Finanze, Nico Carpentiero.

“Il drammatico momento che stiamo vivendo, che ci vede tutti quanti molto preoccupati ma uniti nello sforzo di superarlo indenni, non può e non deve esimermi, quale consigliere comunale, dal chiederti pubblicamente di fare immediata e completa chiarezza su una vicenda venuta alla luce in questi giorni e che, oltre a  trovare ampia risonanza sulla stampa e sui social, ha generato  forte inquietudine e vivo allarme”, scrive Golia, per poi continuare: “Credo che tu lo debba a tutta la Città, proprio in nome di quei valori di onestà, lealtà e trasparenza ai quali spesso ami richiamarti e che però proprio ora necessitano di essere pienamente e concretamente onorati”. “Dopo la rimozione da te disposta di Nico Carpentiero, assessore al Bilancio, dalla lettera da questi inviata alla stampa e, in risposta, dalle tue dichiarazioni sono emersi, in maniera esplicita o più o meno criptica, – continua il consigliere di opposizione – reciproci addebiti e gravi accuse che, a quanto pare, avrebbero trovato anche un approdo presso la magistratura contabile”.

Gianluca Golia richiama anche una denuncia pubblica sui social dalla cronista Marilena Natale, dalla quale si evincerebbe che “le vere ragioni della inaspettata rimozione di Carpentiero risiedono, non in quelle ragioni che, in maniera del tutto contrastante, sia tu che Carpentiero avete meticolosamente elencato, ma nel tuo irritato e  sdegnato rifiuto, e in quello dell’assessore ai Lavori pubblici, Benedetto Zoccola, di assecondare le incessanti ed ‘anomale’ richieste del tuo ex assessore al Bilancio di concedere un colloquio riservato ad un suo cliente, tale Ferdinando Di Lauro, interessato a realizzazioni edilizie in zona Pip; il quale Di Lauro, sempre secondo la Natale, sarebbe una persona a suo tempo arrestata su richiesta della Direzione antimafia di Napoli, e quindi detenuta, processata ma  assolta da tutti i reati di criminalità organizzata che gli erano stati contestati. Non ti può sfuggire, caro sindaco, che queste affermazioni della Natale sono di una particolare e pervasiva gravità e gettano ulteriori, gravi ed oscure ombre su questa vicenda, tant’è che hanno provocato un giustificato allarme in tutta la città”.

“Queste ombre inquietanti – continua Gianluca Golia – devono perciò essere completamente diradate, senza indugio e con parole ‘oneste’ e chiare. La città ha il sacrosanto diritto di sapere: se sia vera o meno la grave denuncia pubblica della Natale; se corrispondessero a verità, quali e con quali modalità sono state fatte ‘proposte’ o ‘sollecitazioni’ da parte del tuo ex assessore, a te personalmente e/o all’assessore Zoccola, tanto da determinarti a rifiutare l’incontro tra te, Carpentiero e Di Lauro; se effettivamente, in quali termini e perché sarebbe avvenuta la ‘minaccia’, evocata da Natale, di inviare documentazione alla Corte dei Conti nel caso in cui, tu e/o Zoccola, non aveste accettato l’incontro; se è vero che, come afferma la Natale, dichiaratasi disposta a riferire il tutto alla Dda, proprio una siffatta condotta del Carpentiero è stata la vera ma occulta motivazione della sua immediata rimozione da parte tua; se, come e quando tu abbia portato a conoscenza l’autorità giudiziaria quanto realmente accaduto; se le affermazioni contenute nella denuncia pubblica sui social non corrispondessero al vero, per quale motivo non sei intervenuto con la stessa celerità con la quale hai immediatamente risposto alla lettera del tuo ex assessore, per ristabilire la verità e  doverosamente ‘difendere’ Nico Carpentiero, da te, all’epoca, ritenuto affidabile e degno di ricevere le chiavi della cassa della città di Aversa, ma definito nella denuncia pubblica persona ‘equivoca’ e legata a personaggi dai quali sarebbe stato prudente mantenersi alla larga?”.

“In chiusura, ed in nome di quella stessa chiarezza che io e, credo, la città tutta ti chiediamo, anzi esigiamo, – conclude Gianluca Golia – non posso fare a meno di registrare ed evidenziare che, come sicuramente ben sai, il piano Pip, – al quale sarebbero stati in maniera poco chiara, per usare un eufemismo, ‘interessati’ Di Lauro ed il Carpentiero – doveva essere realizzato  in conformità ad un Piano urbanistico attuativo predisposto in epoca lontana, ma  ormai da molto  tempo del tutto decaduto e, quindi,  come non puoi non sapere, assolutamente inattuabile. Ed allora, resta da chiedersi: che senso e finalità avrebbe avuto, se realmente avvenuta, la ‘cogente’ richiesta dell’incontro, rivelato dalla Natale, per la realizzazione di un Pip che per legge non può in nessun modo essere realizzato? Quale effettiva remora allora ci sarebbe veramente stata alle forti sollecitazioni di un incontro su una presunta richiesta che per legge non poteva in alcun modo essere soddisfatta e sulla quale pertanto agevole e indiscutibile sarebbe stata un’unica, chiara ed inequivoca risposta: irrealizzabile? Possibile che tale richiesta da parte di Carpentiero sia stata ritenuta tanto ‘irricevibile’ ed ‘offensiva’ da determinare la sua rimozione?”.

“Caro Alfonso, – afferma avviandosi a concludere Gianluca Golia – confido nella tua sollecitudine nel rispondere agli interrogativi che gli aversani si sono posti e si pongono ed a chiarire in maniera completa tutta questa ‘strana’ vicenda, che, è innegabile, addensa sull’Amministrazione dubbi, perplessità, sospetti e timori. Ti ringrazio e ti saluto, non senza preannunciarti che gli indubbi e gravosi risvolti politici su tutti i legittimi interrogativi che solleva la vicenda non potranno, naturalmente e responsabilmente, non essere proposti, esaminati e discussi nella sede opportuna allorché si allenterà il momento emergenziale che stiamo vivendo”.

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