Coronavirus, più 3153 positivi e 566 vittime. Rezza: “Parliamo di nuovi casi, non di nuovi contagi”

di Redazione

Il numero dei contagiati totali dal coronavirus in Italia – compresi morti e guariti – è di 159.516, con un incremento rispetto a ieri di 3.153. Sono 20.465 le vittime dopo aver contratto il coronavirus in Italia, con un aumento rispetto a ieri di 566. Ieri l’aumento era stato di 431. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile. I pazienti in terapia intensiva scendono a 3.260 (-83), mentre aumentano rispetto a ieri i ricoverati in ospedale: sono 28.023 (+173). I guariti sono 35.435.

Numero ancora elevato di contagi, ma il professor Gianni Rezza, direttore del Dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, durante la conferenza stampa tenuta con il capo della Protezione Civile, Giuseppe Angelo Borrelli, ha sottolineato: “Non si tratta di nuovi contagi, parliamo i nuovi casi, quindi di persone che hanno avuto il contagio tempo fa”.

In Lombardia oltre 60mila positivi, 280 morti in 24 ore – Sono saliti a 60.314 i positivi al coronavirus in Lombardia, con un aumento di 1.262 contagi in un giorno. I ricoverati sono 12.028 (+59), mentre calano i malati in terapia intensiva: sono 1.143 (-33). Il numero delle vittime è di 10.901 (+280). Occhi puntati sulla città di Milano, dove il dato dei contagi è aumentato di 296 casi in un giorno.

Lombardia: 20mila test sierologici al giorno dal 21 aprile – “Saranno effettuati 20mila test sierologici al giorno, dal 21 aprile, cominciando dagli operatori sanitari e socio sanitari della Lombardia e dai cittadini che devono tornare al lavoro con particolare riferimento alle province di Bergamo, Brescia, Cremona e Lodi”. Lo comunica la Regione Lombardia in una nota.

Oms: “Coronavirus 10 volte più letale dell’influenza” – “Le prove provenienti da diversi Paesi ci stanno dando un quadro più chiaro di questo virus, come si comporta, come fermarlo e come trattarlo. Sappiamo che il Covid-19 si diffonde rapidamente e sappiamo che è 10 volte più mortale del virus responsabile dell’influenza del 2009”. Lo ha spiegato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel briefing sul coronavirus da Ginevra.

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