Coronavirus, lo stilista casertano Luigi Auletta di Impero Couture: “Mi indebito per salvare clienti e famiglie”

di Redazione

Ha deciso di non incassare i titoli di pagamento con scadenza a marzo e aprile per gli oltre 70mila capi di abbigliamento venduti e consegnati ai suoi clienti allo scopo di fronteggiare l’emergenza coronavirus e, in particolare, la parallela emergenza economica.

Un “indebitamento di salvataggio”, in pratica, quello dell’imprenditore Luigi Auletta, stilista e presidente della rinomata casa di alta moda “Impero Couture”, con base nell’area industriale situata tra Carinaro e Gricignano, in provincia di Caserta, specializzata nel settore wedding e cerimonia, con un giro di affari di oltre 10 milioni di euro e il coinvolgimento di circa 300 boutique di abiti da sposa, sposo e di tutta la filiera cerimonia, un comparto enorme tra negozi di tutto il Mondo. “Con l’annullamento di tutte le cerimonie e i matrimoni previsti in questi mesi e nei prossimi -spiega Auletta – molte realtà del settore avranno difficoltà a rialzarsi. Con il mio gesto spero di avergli dato un po’ di ossigeno e maggior serenità nel superare questo tragico momento”.

La Impero Couture si autofinanzierà con 2 milioni di euro di fondi aziendali e personali messi da parte con il sudore e sacrifici ma senza esitare sono stati stanziati in attesa della ripartenza del sistema economico. “Non potevo aspettare le burocrazie e le tempistiche del Governo, – dice Auletta (nella foto con l’attrice Katherine Kelly Lang, la “Brooke” di Beautiful, storica testimonial dell’azienda casertana) – le famiglie delle piccole e medie imprese devono mangiare e sostenersi adesso. Ed è per questo che, accanto alle misure previste per sostenere queste imprese, mi auspico che vengano foraggiate le banche affinché possano garantire i pagamenti delle fatture emesse, adesso le mie risorse sono nelle vostre mani”.

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