Aversa, insolite “urgenze” in controlli anti Covid: a un fermato il vino paesano è costato quanto un Brunello

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – «Vi prego…non mettetemi agli arresti domiciliari!». Questa l’implorazione pietosa, tra il serio e il faceto, che una signora, colta in flagranza mentre era a bordo della sua auto, in giro per Aversa, senza una motivazione, ha rivolto agli agenti della Polizia Municipale, coordinati dal comandante Stefano Guarino, che l’avevano fermata per i controlli. E’ questo uno dei tanti episodi che si sono verificati nella città normanna in questi ultimi giorni in cui si è registrato un incremento di presenze in strada.

Ma non mancano scuse improbabili che alcuni hanno sfoderato ai carabinieri della compagnia di Aversa del tenente Stefano Russo. I militari hanno beccato un automobilista ad Aversa ed uno a San Marcellino che erano andati all’autolavaggio ritenendo che fosse una attività di “assoluta urgenza”. Ancora, un napoletano che, fermato in viale Europa, ha dichiarato di essere andato a comprare del vino a Trentola. E qui la battuta pronta degli agenti municipali: «Le costerà quanto un Brunello».

Aversa sembra aver dimenticato le norme comportamentali di questo periodo, come sottolinea il sindaco Alfonso Golia: «Relativamente ai controlli, domenica mattina solo la nostra Polizia Locale ha effettuato più di 90 controlli, inclusi 4 esercizi commerciali. Ricordo che ho scritto al presidente De Luca richiedendo l’Esercito non solo ad Aversa, ma nell’intero agro per supportare le forze dell’ordine nel controllo del rispetto delle disposizioni vigenti. Vorrei che fosse chiaro che è un deterrente, ulteriore, ma non la soluzione».

«Ad Aversa – continua il primo cittadino – registriamo un aumento della circolazione stradale e pedonale. Ed è già il terzo giorno. Potete capire bene che questo comportamento irresponsabile pone un serissimo rischio su questo weekend e, soprattutto, sul prossimo. Allora, cari concittadini, voglio essere estremamente chiaro con voi. Siamo sulla buona strada, ma non è finito proprio nulla. Se, e solo se, avremo comportamenti responsabili in questi giorni e nel prossimo weekend, allora potremo sperare di venire fuori da questa drammatica fase. Ma se pensiamo di vivere questi giorni pensando di essere immuni, di essere più furbi degli altri, allora sarà lunga…Molto lunga. È bene dircelo con estrema chiarezza. Chiedo scusa se in questo momento non mi sto rivolgendo agli aversani che vogliono uscire da questo incubo e se ne stanno a casa con mille sacrifici. Ma la situazione ha un momento di grave criticità e non voglio nasconderlo».

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