Coronavirus, in Campania salgono a 1582 i positivi: +128 in un giorno

di Redazione

L’Unità di Crisi della Regione Campania comunica gli esiti delle analisi eseguite sui tamponi. In Campania, al 27 marzo, sono 1582 le persone positive, 128 in più individuate nella giornata di ieri su 865 test: ecco i dati per struttura: Ospedale Cotugno di Napoli: 190 tamponi esaminati, 19 dei quali risultati positivi; Ospedale Ruggi di Salerno: 302 tamponi esaminati, 53 dei quali risultati positivi; Ospedale Sant’Anna e San sebastiano di Caserta: 48 tamponi esaminati, 4 dei quali risultati positivi; Ospedale Moscati di Aversa: 57 tamponi esaminati, 1 dei quali risultato positivo; Ospedale Moscati di Avellino: 78 tamponi, 36 dei quali positivi; Ospedale San Paolo di Napoli: 27 tamponi esaminati, 3 dei quali positivi; Azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli: 100 tamponi esaminati, 5 positivi; Ospedale Santa Maria della Pietà di Nola: 63 tamponi, 7 dei quali positivi. Totale tamponi: 865; Totale positivi: 128. Totale complessivo tamponi: 10593. Totale complessivo positivi: 1582.

Una delle principali aree di contagio resta la provincia di Caserta dove si sono registrate 15 persone morte e, secondo i medici, si attende il picco nei prossimi giorni. «I contagi crescono di più rispetto alle scorse settimane ma non in modo esponenziale – conferma dice il commissario straordinario dell’ospedale di Caserta, Carmine Mariano – ci siamo comunque attrezzati per contrastare il picco che potrebbe esserci tra qualche giorno».

Tra i sanitari arruolati per tamponare l’emergenza in Campania ci sono anche alcuni sanitari stranieri: sono due medici e due infermieri tedeschi che sono destinati al Covid Hospital di Boscotrecase, la struttura sanitaria dedicata al contrasto al Coronavirus per tutta l’area a sud di Napoli. I sanitari tedeschi fanno parte dello staff arrivano dalla Germania e dislocato in tutta Italia dalla Protezione Civile nazionale. Proprio sull’ospedale di Boscotrecase, la Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta a seguito della lettera di un gruppo di medici all’Asl che lamentavano mancanza di macchinari, farmaci e dispositivi di sicurezza per contrastare l’emergenza Covid19.

Le cliniche private della Campania hanno messo a disposizione della sanità regionale circa tremila posti letto. «Chi non ha più sintomi deve comunque aspettare due settimane e fare il tampone, se riusciamo ad avere dei reparti nelle cliniche possiamo portarli lì per questo periodo – ha rilevato Enrico Coscioni, consigliere del governatore per la Sanità – Questo ci consente di avere una attività a fisarmonica sui posti letto covid, liberandoli per i nuovi pazienti che arrivano e che devono stare in degenza in ospedale perché potrebbero improvvisamente avere bisogno della terapia intensiva».

E scoppia la polemica per la casa di riposo per anziani di Sant’Anastasia, in provincia di Napoli, gestita dal santuario della Madonna dell’Arco, dove si sono registrati 30 casi positivi e due decessi. I vertici dell’istituto religioso hanno denunciato gravi ritardi nei controlli. «Il primo tampone è stato richiesto dal medico curante di un degente il 17 di marzo – ha detto padre Alessio Romano, il priore del santuario della Madonna dell’Arco – sono venuti ad effettuarlo solo il 23 marzo, in seguito a ben tre morti, due dei quali risultati positivi. Sette giorni fondamentali».

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