Aversa, Puc: ecco le linee guida dell’amministrazione Golia

di Redazione

Aversa (Caserta) – «La città di Aversa si configura come cerniera materiale (infrastrutture) ed immateriale (servizi) tra Napoli e Caserta. Obiettivo principale è quello di realizzare una serie di azioni condivise incentrate sulla sostenibilità, quale valore imprescindibile per affrontare le sfide di sviluppo della città». Queste le premesse che accompagnano le line guida iniziali secondo l’amministrazione targata Alfonso Golia. Linee guida approvate dalla giunta normanna su iniziativa dell’assessore all’Urbanistica Eleonora Giovine di Girasole (nella foto). Il fine è «quello della valorizzazione della città intesa come bene comune nelle sue diverse componenti intervenendo sulla riqualificazione dello spazio pubblico e sulla rigenerazione del patrimonio esistente come elementi strategici per generare qualità urbana».

Le visioni sviluppate sono: Aversa città ecologica, Aversa città culturale e creativa; Aversa città dei servizi e produttiva; Aversa città inclusiva, sicura e legale. Aversa città connessa. Per Aversa ecologica, tra gli altri, l’obiettivo di ridurre il consumo di suolo e recuperare le aree dismesse o degradate; di sviluppare una rete ecologica attraverso corridoi ecologico-culturali in particolare valorizzando il circuito delle antiche mura; ridurre il consumo di suolo e la sua impermeabilizzazione aumentando il rapporto aree permeabili – impermeabili nei progetti di riqualificazione e nuova costruzione. Per Aversa Città Culturale e creativa, tra gli obiettivi: restaurare e riutilizzare a fini culturali gli edifici pubblici chiusi e/o abbandonati anche attraverso la partecipazione della comunità; incentivare il restauro e il riutilizzo a fini socio-culturali degli edifici di proprietà della Curia, valorizzare ii  patrimonio nascosto deIla città: antiche mura, ipogei, e così via; valorizzare i grandi complessi monumentali e di elevato valore simbolico a fini culturali e sociali; potenziare l’immagine di Aversa come città della musica e città dei pazzi.

Per Aversa città dei servizi e produttiva: razionalizzare i servizi della città attraverso la loro localizzazione o delocalizzazione, accentrandoli in aree della città facilmente accessibili e privilegiando il recupero di edifici o aree dismesse; collegare i  principali poli attrattivi  attraverso lo sviluppo di sistemi di rnobilita integrate; promuovere la collocazione delle attività produttive creative e di qualità negli edifici abbandonati o degradati (o il loro riuso temporaneo) del Centro storico o nelle aree dismesse; delocalizzare il Mercato Ortofrutticolo in area che insiste nel territorio  aversano e caratterizzata da facile accessibilità; promuovere il recupero del Centro storico di Aversa come centro commerciale creativo naturale; valorizzare la filiera enogastronomica e le vocazioni produttive del territorio attuando strategie di marketing territoriale; sviluppare   Aversa  come  città turistica;  valorizzare a fini turistici la filiera enogastronomica mettendo in rete  dimore storiche e cantine; promuovere il recupero degli edifici abbandonati o degradati per destinarli a fini turistico-ricettivi abbandonati o degradati per destinarli a fini turistico-ricettivi.

Per Aversa città connessa, tra gli altri obiettivi: migliorare le connessioni con i comuni limitrofi est-ovest e nord-sud e il collegamento tra le strade che circumvallano la città; realizzare aree parcheggio di interscambio, di supporto alla Ztl e in prossimità dei grandi attrattori; promuovere il completamento della metropolitana per la tratta Aversa – Santa Maria Capua Vetere; implementare nello spazio e nel tempo la Ztl e realizzare  nuove aree pedonali in corrispondenza del centro storico e in luoghi ad alta affluenza pedonale con il fine di mettere in rete gli spazi pubblici  e  sviluppare le strade del Centro storico come  hub creative; sperimentare navette ecologiche circolari tra i quartieri cittadini e di collegamento tra i maggiori poli di attrazione (Stazione  Fs, Comune, Tribunale, Ospedale,  e così via). Si passa, ora, alla fase successiva con le scelte partecipate ai cittadini, alle associazioni e alle parti sociali. Il tutto senza patemi particolari considerate che a Regione Campania ha concesso l’ennesima proroga.

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