Casal di Principe, calciatore colpito da avversario durante partita: danni al nervo cranico

di Gabriella Ronza

Turbolento epilogo di una partita a calcio di prima categoria quello di sabato 25 gennaio, a Santa Maria a Vico, nel Casertano. Un giocatore, Armando Lisbona, 21 anni, membro del team “Asd Casal di Principe 81033”, è stato brutalmente colpito alla testa da un avversario della squadra di casa.

Secondo la testimonianza della vittima, i primi screzi sarebbero cominciati quasi alla fine della partita, all’88esimo, quando la squadra aversana era in vantaggio. L’aggressore avrebbe sferrato una gomitata a un compagno di squadra di Lisbona e questi, per tutta risposta, con dei gesti avrebbe cercato di calmare la situazione. Insofferente per l’imposizione, l’avversario lo avrebbe colpito alla testa “a tradimento” (Lisbona, infatti, era di spalle), causandogli danni fisici. Trasportato d’urgenza all’ospedale di Maddaloni, Lisbona in un primo momento è stato medicato con dei punti di sutura, ma dopo la tac e ulteriori accertamenti i danni riportati sono risultati chiari all’équipe medica: frattura del complesso orbito maxillo zigomatico di sinistra con parestesia della seconda branca del quinto nervo cranico sinistro. Il ragazzo dovrà sottoporsi a un delicato intervento chirurgico che andrà a valutare la possibilità di recuperare la sensibilità al lato sinistro della faccia. Nel caso il nervo risulti rotto, Lisbona potrebbe completamente perdere sensibilità in quel punto.

A circa una settimana dall’accaduto, il giocatore ferito ha pubblicato un messaggio di gratitudine, più che di polemica o rancore, sui social: “Scrivo per ringraziare per la vicinanza e l’affetto l’Asd Casal di Principe 81033 e, fra tutti, il presidente Antonio Tartarone e i dirigenti, poiché non mi hanno fatto mancare il loro sostegno quotidiano in un momento tanto delicato come questo. Ammetto che mio padre mi ha sempre parlato bene, avendoci giocato in passato, del Casal di Principe ma in questo periodo ho davvero compreso il cuore e la grande empatia che questa città e i suoi cittadini hanno saputo dimostrarmi. Per quanto se ne possa dire, quel che contano sono i gesti e nei miei riguardi sono stati encomiabili. I miei più sentiti ringraziamenti a tutti, a cui si legano anche quelli di mio padre e della mia intera famiglia. Lo sport deve essere anche questo: capacità di imparare anche in seguito a episodi così beceri. Spero di rimettermi velocemente, a presto!”.

Sul caso si è espressa anche la dirigenza dell’Asd Casal di Principe: “Abbiamo intrapreso calcisticamente una strada che è ben chiara, rispetto, lealtà ed educazione, sappiamo che in questi campionati non è facile, visto che la maggior parte delle persone usa questo sport per una rivalsa sociale e personale e molti provengono da contesti sociali veramente bassi, quindi spesso e volentieri ci si ritrova in situazione che non hanno nulla a che vedere con tutto il contesto. E’ stata segnata una brutta pagina di sport, la speranza è che essa possa servire in futuro a tutte le società di calcio e a tutti gli addetti ai lavori; abbiamo una responsabilità enorme e le responsabilità non sono per tutti, teniamo lontana da questo sport gente che non merita di starci. Auspichiamo in una presta guarigione di Armando Lisbona e che quanto prima possa ritornare a calcare i campi di calcio”.

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