Aversa, Stranormanna e “Il coraggio dei bambini” insieme per la ricerca scientifica

di Redazione

Aversa (Caserta) – «È l’obiettivo di quest’anno della Stranormanna. Da adesso in poi ci impegneremo a dare una mano per far conoscere l’associazione “Il coraggio dei bambini”, presieduta da Alessandro Cannolicchio». Ancora una volta il patron Peppe Andreozzi sorprende e lo fa mantenendo fede ad uno dei princìpi per cui è nata la Stranormanna, quello di non essere solo un evento sportivo.

Fare emergere le realtà positive del territorio, soprattutto nel sociale, ed essere veicolo di valori come la solidarietà, l’amicizia, il rispetto per il prossimo. Tutto questo lo ha riscontrato in Alessandro Cannolicchio, fondatore de “Il coraggio dei bambini” e fautore, anche lui, di belle e coinvolgenti pratiche.  «L’associazione è nata nel settembre 2018 – esordisce Cannolicchio – e si occupa di aiutare la ricerca scientifica nel campo dei tumori cerebrali infantili. Il logo lo ha disegnato mia figlia Aurora, quando era piccola ed era ancora viva. Anche se giovane, la onlus ha già organizzato eventi per la raccolta fondi da destinare all’acquisto di apparecchiature per la lotta e la sconfitta dei tumori infantili. Appena nati raccogliemmo 40 mila euro, 35 dei quali destinati alla ricerca. In collaborazione con l’associazione “Heal”, che ha in Bobo Vieri ed Elena Santarelli come testimonial e sostenitori, abbiamo quindi consegnato all’ospedale Bambino Gesù di Roma un primo macchinario, un simulatore neuro chirurgico. Adesso vorremo comprare un’apparecchiatura dalla grande potenza, per capire e anticipare la mutazione genetica dei tumori celebrali. Grazie a questo macchinario si potrebbero salvare tanti bambini».

Cannolicchio ricorda, inoltre, la donazione «di 10 poltrone letto al reparto pediatria dell’ospedale di Aversa, per le mamme che assistono i bambini ricoverati. Insieme al primario, il dottor Mimmo Perri, verremmo creare la stanza hospice. Nelle nostre zone manca e serve ad accompagnare verso l’ultimo viaggio i bambini che non hanno più speranza. È un mini appartamento confortevole, dove si può creare un’ambiente simile a quello di casa, anziché all’ospedale, e c’è il libero accesso per la famiglia».

Infine, il ricordo di Aurora all’istituto “De Curtis”, la scuola da lei frequentata. «Il Comune di Aversa le ha dedicato un monumento, con un giardino e le aiuole che noi curiamo. Stiamo realizzando un murales e, insieme alla preside, abbiamo in mente di realizzare una biblioteca per bambini». «La Stranormanna è un appuntamento importante, – prosegue Cannolicchio – aversano e non solo, perché conosciuta oltre i confini regionali. Far conoscere la nostra associazione e farla crescere è uno dei nostri scopi. Diamo assistenza a tante famiglie che hanno bambini con tumore celebrale. Aurora è figlia di Aversa, città cui dobbiamo tanto, ma un bambino che soffre di questa malattia – conclude – è figlio di tutti».

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