Sant’Arpino, la maggioranza: “Consiglio aperto? Non vediamo l’ora!”

di Redazione

Sant’Arpino (Caserta) – “In merito al Consiglio comunale aperto sul tema dei rifiuti, l’amministrazione comunale di Sant’Arpino, guidata dal sindaco Giuseppe Dell’Aversana, ribadisce la piena adesione all’iniziativa promossa dal professor Giuseppe Limone. La conferenza dei capigruppo, luogo deputato alla decisone, ha già concordato di rivedersi per stabilire tempi e criteri per lo svolgimento. Martedì 21 gennaio si riunirà la commissione dei capigruppo che, insieme alla presidente del Civico consesso, stabilirà la data della seduta consiliare.

L’appello, sebbene strumentalizzato da alcuni settori dell’opposizione, – fanno sapere dall’amministrazione comunale – per noi è un invito a nozze, è una magnifica occasione per dimostrare il lavoro fatto in questo settore dall’insediamento della nostra amministrazione e le grandi zone d’ombra del passato che hanno portato il paese non solo ad essere tra le maglie nere della raccolta differenziata in Campania ma anche a sostenere spese assurde a cui sono seguiti  ruoli suppletivi a danno dei cittadini. Noi vogliamo un Consiglio comunale aperto con ampia partecipazione popolare, per dimostrare con dati e leggi alla mano la crassa ignoranza e la mala fede di alcuni oppositori e la totale incapacità amministrativa di chi adesso sputa sentenze senza conoscere niente”.

“Vogliamo il Consiglio comunale aperto – continuano dall’amministrazione – per dimostrare la netta differenza tra noi e chi ci ha preceduto. Negli anni 2015/2016 la raccolta differenziata era al 40% con noi è salita al 65,16% nel 2018. Prima di noi si spendevano 60mila euro per lo smaltimento dei rifiuti ingombranti, con la nostra amministrazione, per lo stesso servizio, si sono spesi zero euro. Vogliamo far conoscere come con l’amministrazione precedente nel 2015 si faceva un piano economico/finanziario Tari di 2 milioni e 248.785,77 euro ed invece nel 2019 il piano economico/finanziario a carico dei cittadini è sceso più di 400mila euro costando 1 milione e 825.923,62 euro. Aspettiamo, quindi, con ansia il Consiglio comunale aperto per dimostrare l’ottimo risultato ottenuto in questi anni nel campo dei rifiuti, la notevole diminuzione dei costi, la percentuale di differenziata ottenuta e siamo convinti che c’è la necessità anche di una commissione consiliare speciale d’ inchiesta come prevista  nell’articolo 15 dello Statuto e l’articolo 62 del Regolamento del Consiglio Comunale per capire anche cosa è successo nell’immenso buco nero degli anni scorsi, quando la trasparenza era un optional. Abbiamo dato pieno mandato al nostro capogruppo ed al presidente del consiglio comunale di concordare tempi e modalità per lo svolgimento, quanto prima, del consiglio comunale aperto, sperando in una massiccia partecipazione popolare”.

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