Aversa, il business delle esumazioni abusive nel cimitero: blitz della Polizia

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Una pantera della Polizia di Stato, con almeno tre agenti del locale commissariato, nella mattinata di mercoledì si sono presentati negli uffici del cimitero di Aversa. Obiettivo le denunce depositate dall’assessore al ramo Benedetto Zoccola e​ da alcuni privati per alcuni strani episodi che sono stati oggetto anche di polemica politica. Sotto la lente dei poliziotti, coordinati dal dirigente Vincenzo Gallozzi, nell’ambito dell’inchiesta che stanno seguendo i magistrati della Procura della Repubblica del locale Tribunale di Napoli Nord, una serie (sarebbero numerosissime) esumazioni di salme avvenute senza autorizzazione e senza alcun accorgimento igienico-sanitario.

A dare la stura al tutto due episodi. La scorsa estate, nel corso di un sopralluogo presso il cimitero, il consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, Roberto Romano, scoprì e fotografò, denunziando la vicenda all’opinione pubblica, alcune decine di bare putrescenti, già utilizzate e, quindi, impregnate di liquido umano scolato dai corpi, accatastate in un’ala del cimitero chiusa al pubblico. L’appello di Romano fu immediatamente raccolto dall’assessore che acquisì quante più notizie possibili, presentando un dettagliato dossier alle forze dell’ordine. A denunziare è stato anche Leonardo di Guida che, quando fu riaperto il loculo che avrebbe dovuto contenere solo i resti dei genitori, si trovò davanti ad un’altra decina di salme di sconosciuti provenienti sicuramente da esumazioni ed estumulazioni abusive tenuto conto che queste operazioni all’epoca erano state sospese da tempo all’interno del cimitero cittadino normanno.

Uno scenario che farebbe ipotizzare un giro di affari di decine e decine, se non centinaia, di migliaia di euro. Il meccanismo ipotizzato sarebbe semplice. Qualcuno, ben addentrato nel cimitero, adocchierebbe quei loculi abbandonati, non utilizzati da anni e provvederebbe, abusivamente a liberarli, per poi cederli a terzi. Un mercato tanto più fiorente se si considera che nel cimitero cittadino non vi sono tantissimi posti disponibili e che, soprattutto, fa leva sull’alta considerazione che molti hanno per le salme dei propri defunti.

Ieri mattina i poliziotti avrebbero portato via copie dei registri conservati negli uffici ubicati nell’edificio che occupa anche la cappella madre del cimitero. Gli agenti del commissariato aversano, inoltre, avrebbero effettuato anche diverse fotografie di zone considerate sospette, oltre ad aver ascoltato alcuni addetti. La notizia della presenza dei poliziotti è stata confermata anche dall’assessore Zoccola che, però, non ha voluto commentare quanto avvenuto.
Da ricordare che, nello scorso mese di novembre, lo stesso esponente dell’esecutivo cittadino normanno guidato dal sindaco Alfonso Golia era stato destinatario di una missiva anonima al cui interno c’era un proiettile. Una chiara intimidazione che molti hanno fatto risalire proprio all’interessamento dell’assessore, che già gira con la scorta per alcuni precedenti episodi quando ricopriva lo stesso incarico nel proprio comune di origine, Mondragone, per quanto avveniva da tempo nel cimitero cittadino, sotto gli occhi di tutti, ma che nessuno aveva mai avuto il coraggio di denunciare.

Sull’argomento cimitero è intervenuto nuovamente anche Roberto Romano, che ha dichiarato: “M5S di Aversa denuncia ancora una volta una situazione imbarazzante in merito al cimitero di Aversa. Cadaveri ammassati in loculi che hanno permesso per il passato un vero e proprio mercimonio del caro estinto. La cosa è di una gravità inaudita. Mai si poteva immaginare che l’uomo potesse arrivare a tanto per il dio denaro. Saremo vigili su questa ennesima vergogna aversana, perché siamo convinti che non tutti sono responsabili di ciò, ma coloro saranno scoperti, subiranno un esemplare punizione”.

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