Carinaro, sequestrata officina abusiva e con un operaio in nero col Reddito di Cittadinanza

di Redazione

 I carabinieri forestali della stazione di Marcianise, durante un controllo all’interno di un’officina artigianale a Carinaro, in via Petrarca, operante nel settore della lavorazione del ferro, telai in ferro ed alluminio per la produzione di infissi, porte e per lavori di settore, hanno accertato che la stessa era completamente abusiva e che operava in assenza di qualsivoglia atto autorizzativo, nonché che sussistevano diverse illiceità nei riguardi della normativa ambientale, oltre che a disvelare la presenza di un operaio assunto a nero che percepiva il reddito di cittadinanza da sette mesi.

All’interno dei locali è stata acclarata la presenza di macchinari quali troncatrice, avvitatori, compressore ad aria, sega a nastro, sega circolare e due saldatrici funzionanti, nonché banchi di lavoro, scaffalature per attrezzi e materie prime. Inoltre, sul banco da lavoro era presente un’anta in ferro di recente lavorazione, verniciata con pittura di colore grigio. All’interno delle stanze ed in diversi punti del cortile si rinvenivano più contenitori quali bidoni e bidoncini, utilizzati per la raccolta dei rifiuti prodotti nel processo di lavorazione.

I rifiuti rinvenuti erano costituiti da bombolette, laminati e trucioli di metalli ferrosi e non ferrosi, alluminio, imballaggi in plastica, imballaggi in ferro, imballaggi in carta e cartone, plastica, imballaggi in legno, materiali abrasivi e da taglio. I rifiuti, esclusi quelli a base di alluminio ed i ferrosi, erano stoccati alla rinfusa e miscelati tra loro, e sono stati stimati a vista in circa 3 quintali di rifiuti ferrosi e circa 50 chilogrammi di rifiuti misti tra plastica, legno, abrasivi, carta e cartone.

L’accertamento evidenziava che l’impresa artigiana era totalmente abusiva e che uno degli operai presenti sul posto percepiva da sette mesi il reddito di cittadinanza per un importo mensile di 500 euro. I militari hanno, quindi, proceduto al sequestro dell’officina per la lavorazione del ferro e di tutte le strumentazioni in essa presenti, nonché i rifiuti in essa rinvenuti, provvedendo a deferire in stato di libertà il gestore dell’attività per gestione illecita di rifiuti speciali ed emissioni in atmosfera in assenza di autorizzazione, nonché il lavoratore a nero per truffa aggravata a danno dello Stato per l’indebito conseguimento di erogazioni pubbliche. Sono state, tra l’altro, contestate sanzioni amministrative per un importo totale di 7mila euro. IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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