Terremoto in Albania, le vittime salgono a 31. Morta famiglia fidanzata figlio del premier

di Redazione

L’Albania ha proclamato lo stato di emergenza per un mese nelle aree più colpite dal terremoto, le città di Durazzo e di Thumane, nelle quali molte persone sono rimaste intrappolate sotto le macerie degli edifici crollati. Finora si contano 31 morti, mentre 45 persone sono state salvate; altre 650 sono state curate per lesioni. Proclamata anche una giornata di lutto nazionale. Il sisma ha sollevato il suolo di circa dieci centimetri vicino a Durazzo. Ci sono anche la fidanzata del figlio del premier albanese Edi Rama, la 24enne Kristi Reci, e la sua intera famiglia tra le vittime. Lo ha reso noto il figlio del primo ministro, il 29enne Gregor Rama, su Instagram: “Tra le numerose vittime di questa disgrazia c’è anche una persona vicina a me, insieme a suo fratello, alla madre e al padre”.

Nuova forte scossa di magnitudo 5.6 vicino a Tirana – Una nuova forte scossa di magnitudo 5.6 è stata registrata nel pomeriggio di mercoledì a una quarantina di chilometri da Tirana, con epicentro nel mare Adriatico. In seguito al sisma il ministero della Difesa ha annunciato una momentanea sospensione delle operazioni di soccorso.

Italiani scavano per trovare sei dispersi – Le squadre di pompieri italiani “stanno lavorando oramai interrottamente da martedì sera. E’ una situazione molto, molto difficile”. E’ quanto ha affermato il responsabile comunicazione dei vigili del fuoco, Luca Cari, nei pressi di una palazzina di quattro piani a Durazzo sbriciolata dal terremoto. “Qui ci sarebbero sei dispersi: tre bambini, due donne e un uomo”, ha precisato. Intanto, decine di familiari e conoscenti si affollano intorno alle macerie, nella drammatica attesa di buone notizie.

Il premier Rama: “Toccato dalla solidarietà italiana” – “La priorità è salvare la vita delle persone”, ha detto il primo ministro Edi Rama. Il premier Conte “è stato il primo leader internazionale a telefonarmi e offrirmi tutta la sua disponibilità ad aiutarci. L’Italia è la più naturale vicina e una grande sorella con una lunga, incredibile storia di continuo sostegno all’Albania”. Visitando una tendopoli allestita a Durazzo per i senzatetto, il premier albanese ha dichiarato ancora: “Sono rimasto toccato anche dai media italiani che mi hanno contattato non per chiedermi interviste, ma per chiedere come potevano esserci d’aiuto”.  IN ALTO UNA PLAYLIST VIDEO, SOTTO ALTRE IMMAGINI

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