Spaccio di droga tra Salerno e provincia: 21 arresti

di Redazione

Tra Salerno, Montecorvino Pugliano, Calvanico, Bellizzi e Marano di Napoli, i carabinieri del comando provinciale salernitano, con il supporto del Nucleo Cinofili di Sarno, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di 21 persone gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Per 12 degli indagati è scattato il carcere, altri 7 sono finiti agli arresti domiciliari, 2 invece i divieti di dimora nella provincia di Salerno. Nel corso delle perquisizioni, ad uno degli indagati, sono stati sequestrati circa 6mila euro in contanti avvolti nel cellophane.

I provvedimenti scaturiscono da una complessa indagine svolta dal nucleo investigativo del comando provinciale e dalla compagnia di Battipaglia, avviata nel 2017 attraverso metodi tradizionali, supportati da attività tecniche, con mirati servizi di osservazione, controllo e pedinamento. L’indagine ha permesso di ricostruire l’esistenza di una fitta rete associativa che coinvolgeva diverse persone dedite allo spaccio di cocaina, crack, eroina e hashish, operativa nella città di Salerno e nei comuni della Piana del Sele, con frequenti rifornimenti che avvenivano mediante corrieri provenienti direttamente dall’hinterland napoletano. L’attività investigativa ha consentito di accertare la divisione degli indagati in diversi gruppi criminali, con a disposizione una fitta ed organizzata rete di pusher. Un gruppo operante a Salerno e a Pontecagnano e l’altro a Bellizzi e Montecorvino Pugliano.

Nel corso delle indagini è emersa l’esistenza di un’organizzazione specificamente finalizzata al traffico e allo spaccio di stupefacenti in maniera duratura nel tempo. Gli indagati utilizzavano un’utenza telefonica dedicata in via esclusiva allo spaccio, trasferita da uno spacciatore all’altro al termine di ogni turno, sulla quale ricevevano le chiamate dei tossicodipendenti. Erano tre i turni giornalieri prestabiliti per l’attività di spaccio in luoghi abituali noti ai clienti. Gli utilizzatori erano non solo tossicodipendenti del capoluogo, ma anche persone che provenivano dall’intera provincia, da paesi dell’Alto Cilento e del Vallo di Diano, nonché dall’Irpinia e dalla Basilicata, i quali non esitavano a sobbarcarsi un lungo viaggio per approvvigionarsi di consistenti quantitativi di droga. Arrestati, in flagranza, 15 indagati, sono stati sequestrati complessivamente circa 2 chili di stupefacente e 50mila euro in contanti.

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