Aversa, mercato ortofrutticolo: ok dell’Asl a riapertura graduale, ma c’è problema fondi

di Nicola Rosselli

Consentire l’apertura del mercato ortofrutticolo di viale Europa dalle 3 alle 8 di mattina per fare i lavori durante la restante parte della giornata. In alternativa, indicare le prescrizioni prioritarie da realizzare per consentire l’apertura. Il tutto con la disponibilità degli operatori mercato ortofrutticolo di voler contribuire anche economicamente alle spese per i lavori necessari alla riapertura.

Queste le proposte che una delegazione, composta da una decina di mercatari e dal sindaco Alfonso Golia, ha portato all’esame della dirigenza dell’Asl nel tentativo di consentire la riapertura della struttura chiusa, oramai, da dodici giorni, con gli operatori che incassano anche la solidarietà del vescovo della diocesi normanna, Angelo Spinillo, che li ha incontrati presso il presidio fisso presente in piazza Municipio per poi scambiare con loro e con il sindaco opinioni in sala consiliare. Il pastore aversano ha fatto propri i timori dei numerosi addetti presenti esprimendo la sua vicinanza ai manifestanti. Dall’unità operativa di Prevenzione Collettiva dell’Asl, con la dirigente Giustina Siciliano e il funzionario Giovanni Tirozzi, che avevano partecipato ai controlli del 10 ottobre scorso insieme agli uomini dei Nas e del Noe, non sono state, però, accolte le proposte degli operatori. Unica disponibilità quella di accettare i lavori effettuati per settore, in modo di consentire un’apertura graduale dei diversi spazi.

Un problema di non poco conto considerato che le casse del comune di Aversa sono al verde. Si parla di un impegno di spesa di 40mila euro; una somma troppo esigua rispetto ai lavori da effettuare. Il pericolo, quindi, è che si arrivi all’anno nuovo senza che il problema venga risolto. In questo senso, sono in molti a sottolineare che, accanto alla carenza di colpe per quanto riguarda la situazione passata del mercato ortofrutticolo, ora il sindaco Golia qualche colpa inizierebbe ad averla per mancanza di decisionismo in un momento in cui sarebbe necessario averne una buona dose per cercare di risolvere il problema della riapertura a qualunque costo, anche con forzature.

La sala consiliare, intanto, è stata liberata dopo essere stata occupata simbolicamente dal pomeriggio di lunedì dietro la promessa del sindaco di istituire un tavolo tecnico. I rappresentanti degli operatori del mercato ortofrutticolo (Maurizio Pollini, Alessandro Teodorico, Vincenzo Palmieri, Carmine Napolitano, Vincenzo Pollini, Tommaso Tirozzi e Pasquale D’aniello, senza sigla né sindacale, né politica, ma solo quali rappresentanti dei commissionari del mercato) avevano incontrato in precedenza il sindaco Alfonso Golia e altri amministratori. Nel corso dell’incontro hanno sottolineato, ancora una volta, che il problema viene da lontano e non può essere imputato all’attuale amministrazione. Chiesta la riapertura della struttura e l’assegnazione dei posti solo a chi ne ha effettivamente diritto.

“Questo perché c’è necessità di legalità. Inoltre, – hanno affermato gli operatori – non bisogna mai dimenticare che la nostra città ha un’identità nell’ortofrutta. Settanta anni fa eravamo in piazza Marconi poi al viale Europa. Trenta anni fa una prima chiusura un presidio, come ora, in piazza Municipio.  Poi, dopo la riapertura, solo un trentennale abbandono.  Ma, economicamente e socialmente, la nostra città si regge in buona parte su questa struttura. Non ci possiamo permettere di perderla”.

Il mercato ortofrutticolo di Aversa, infatti, indotto compreso, garantisce la sopravvivenza di circa cinquecento famiglie. Da anni, poi, si parla di una sua delocalizzazione in periferia, nei pressi dell’uscita di Aversa Nord dell’Asse Mediano, a confine con San Marcellino. Durante la campagna elettorale per le amministrative dello scorso mese di maggio, tutti i candidati a sindaco si sono detti pronti ad attuare il trasferimento. Ora la chiusura che ha reso l’atto improcrastinabile.

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