Catania, carabinieri ritrovano la Biga di Morgantina rubata con un elicottero

di Redazione

Ritrovata la Biga di Morgantina, reperto archeologico trafugato nel 2017: nei guai 17 persone per reati che vanno dalla rapina, all’estorsione, passando per ricettazione e furto di opere antiche. Il tutto a seguito di un blitz dei carabinieri del comando provinciale di Catania che, nella mattinata di venerdì 18 ottobre, hanno eseguito il provvedimento della locale Procura che si è messa sulle tracce della banda di malviventi. L’inchiesta, secondo la nota informativa, ha “consentito di sgominare un gruppo criminale a elevata pericolosità sociale, dedito alla commissione di reati contro il patrimonio nelle province di Catania, Enna e Siracusa”.

Durante le indagini militari dell’Arma hanno recuperato, prima che potesse essere venduta al mercato nero delle opere d’arte, la Biga di Morgantina, struttura bronzea scoperta alla fine dell’Ottocento proprio nei pressi dell’attuale sito archeologico di Morgantina, in provincia di Enna, trafugata dai criminali nel giugno del 2017 dal cimitero monumentale di Catania. In una stanza “segreta” ricavata in una villa privata di Piazza Armerina (Enna) i carabinieri hanno trovato e sequestrato due statue di cavalli in bronzo.

La Biga di Morgantina, struttura in bronzo del 450 avanti Cristo, è stata rubata nel giugno del 2017 con un elicottero dalla volta della cappella della famiglia Sollima del cimitero monumentale di Catania. È quanto emerge da indagini dei carabinieri del comando provinciale che l’hanno recuperata e hanno arrestato gli autori del furto, assieme ad altri componenti di una banda di rapinatori. Secondo quanto si è appreso, sarebbero stati gli indagati, intercettati, a ricostruire la dinamica dell’operazione illegale, realizzata con un complice interno al cimitero.

Il gruppo criminale dalla vendita dell’opera bronzea sperava di potere realizzare due milioni di euro. Una volta imbragata la biga è stata sollevata con elicottero e poi poggiata su un camion. Successivamente è stata divisa: la carrozza è stata nascosta in un garage nel Catanese, i due cavalli appunto occultati in una stanza “segreta” realizzata in una villetta privata dell’Ennese.

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