Casaluce, ragazza operata di appendicite muore in ospedale a Modena

di Redazione

È morta a 22 anni all’Ospedale Civile di Baggiovara dopo dieci giorni di esami ed interventi chirurgici. La Procura, informata ieri mattina dall’Ausl, ha già acquisito le cartelle cliniche e vuole vederci chiaro. Il fascicolo aperto dal sostituto procuratore Marco Niccolini ipotizza l’omicidio colposo contro ignoti. Oggi verrà effettuata l’autopsia.

Maura Di Puoti era originaria di Casaluce (Caserta), cittadina dell’agro aversano, ma viveva da alcuni mesi a Cà Di Sola, piccolo centro in provincia di Modena. Aveva frequentato il liceo linguistico ad Aversa e poi si era spostata a Modena per inseguire il suo grande sogno, quello del canto. Solare e piena di vita, come è normale che sia a 22 anni. Saranno le indagini a stabilire se la sua morte è legata ad una tragica fatalità o a un errore medico. Al momento pare che tra le cause del decesso ci sia uno choc emorragico dovuto al catetere. Sui social gli amici postano le sue utime esibizioni canore. La conoscevano tutti, si era esibita in diversi locali nel suo paese d’origine.

«Casaluce piange un angelo», scrive una sua amica su Facebook. «Maura Di Puoti, la nostra giovane cantante che ha fatto innamorare tutti con la sua bellissima voce. In questo momento di grande sgomento e dolore non voglio aggiungere nulla se non prendermela con un ingrato e crudele destino che si e preso una grande promessa, una ragazza con tanti sogni nel cassetto, che stava inseguendo un successo». «Ci hai lasciato tutti senza parole», scrive Valentina. «Come siamo fragili e come siamo sciocchi, tante volte, a non prediligere l’amore e l’amicizia che si portano fino in paradiso» scrive Mario. «Venti anni per sempre» scrive la pagina Facebook “Il coraggio di Briciola”, Onlus che si occupa della prevenzione dei tumori, con la quale Maura aveva collaborato.

In tanti si chiedono come sia possibile morire a 22 anni. Maura Di Puoti si era recata lo scorso 7 ottobre al Pronto Soccorso di Vignola lamentando dolori riconducibili ad un’appendicite. Il giorno successivo, l’8 ottobre, è stata portata all’Ospedale di Sassuolo dove è stata operata d’urgenza. Il decorso post-operatorio era parso regolare, da quanto si legge in una nota diramata dall’Ausl, ma dopo poco la giovane avrebbe accusato dolori improvvisi ad una spalla, quindi non direttamente riconducibili a complicanze post-intervento. A seguito di questo, sono stati disposti diversi approfondimenti diagnostici, effettuati nei giorni scorsi in ospedale sempre a Sassuolo.

«Nonostante un quadro clinico stabile — continua la nota dell’Ausl — è stata trasferita in ambulanza all’ospedale di Baggiovara per ulteriori approfondimenti». Qui è stata eseguita un’angioTAC, poco dopo un improvviso peggioramento, la ragazza è stata trasferita in rianimazione dove è morta ieri all’alba. «Un evento, tragico, imprevedibile, che lascia sgomenti tutti i sanitari e addolora profondamente», scrive l’ospedale di Sassuolo che esprime vicinanza, cordoglio e totale trasparenza alla famiglia. «Tutti gli accertamenti sono stati disposti ed è stata aperta un’indagine interna». L’Azienda ha assicurato la massima collaborazione alle indagini «avendo comunque piena fiducia nell’operato dei propri professionisti, che, ad una prima analisi, risultano aver assicurato tutte le cure necessarie». Maura lascia un fratello e i suoi genitori.

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