Aversa, isola ecologica: negato deposito a un cittadino civile, mentre fuori c’è una discarica

di Antonio Arduino

Aversa – Va all’isola ecologica di via Perugia per scaricare degli infissi rimossi dal suo appartamento. Ma non può farlo. Eppure, gli era stato detto di portare quel materiale perché in quell’area è possibile depositarlo. Accadde a Lucio Paggiarino, che ci racconta quanto accaduto, sottolineando il fatto che, se i cittadini che intendono collaborare a tenere pulita Aversa non possono farlo perché non si riesce a garantire i servizi connessi alla cura dell’igiene urbana, è normale che la città diventi una sorta di discarica a cielo aperto.

“Considerando che non c’è più il prelievo a domicilio dei materiali ingombranti, prima di portare gli infissi all’isola ecologica di via Perugia – racconta Paggiarino – alle 9 del mattino mi sono recato all’ufficio presente all’interno di quell’isola per sapere se era possibile farlo, ottenendo risposta positiva. Però, mezz’ora dopo, in pratica il tempo che mi è stato necessario per tornare a casa, sulla Variante, e prendere l’auto su cui era già stato depositato il materiale per essere trasportato all’isola ecologica, tutto è cambiato. Quel materiale non poteva essere depositato per la semplice ragione che non c’era alcun camion in grado di caricarlo. Di conseguenza, sarei dovuto tornare a casa per provare a depositarlo in un altro giorno. Ovviamente, per farlo avrei dovuto prendere un giorno di licenza al mio comando, essendo io un militare, o in alternativa aspettare che un camion tornasse vuoto dal sito di trasferenza in cui era andato, come mi era stato suggerito senza dirmi, però, quanto tempo avrei dovuto aspettare”.

“Visto che sarebbe stato più semplice scaricare il materiale e depositarlo in un angolo dell’isola per poi metterlo nel cassone del camion che sarebbe arrivato chissà quando, ho chiesto che venisse fatto così. Ma – continua Paggiarino – non hanno accettato la mia idea. Allora ho telefonato in Comune, all’Ufficio Ambiente e all’assessore al ramo affinché intervenissero, ma è stato inutile, nessuno ha risposto al telefono”. “Però – continua – non mi sono arreso. Ho chiamato i Vigili urbani che hanno risposto assicurandomi che sarebbe arrivata una pattuglia per dirimere la questione”. “Dopo un’ora di attesa – racconta ancora Paggiarino – nulla è cambiato e gli abitanti della zona che avevano assistito alla discussione con gli operatori dell’isola ecologica mi hanno suggerito di mettere tutto a terra, accostando il materiale al muretto dell’area di deposito. Logicamente mi sono rifiutato perché, se combattiamo per cancellare la cattiva abitudine di depositare in strada rifiuti e materiali vari, prendere esempio da chi ha depositato montagne di materiale, come si nota dalle foto, accostandolo al muro dell’isola ecologica sarebbe stato da incivili”. “A questo punto – conclude – non mi è restato altro che aspettare e tentare di far comprendere ai nostri amministratori la problematica, segnalando la cosa attraverso Pupia”.

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