Aversa, carenza aule al Secondo Circolo: il problema persiste e i docenti perdono posti

di Antonio Arduino

Il nuovo anno scolastico comincia nel segno dell’improvvisazione al Secondo Circolo Didattico di Aversa, guidato dalla dirigente Emilia Tornincasa, perché l’amministrazione comunale non ha risolto il problema della mancanza di aule creata, da circa due anni, dalla chiusura del plesso Sant’Agostino, costringendo la dirigenza prima a disporre i doppi turni, poi ad accettare di usare cinque aule dell’istituto comprensivo “Parente” per gli alunni che frequentano la quarta e la quinta elementare ed obbligando i genitori che avevano bambini sia in queste classi sia nel triennio, presente all’interno della sede centrale del circolo  didattico a superare problemi logistici che hanno rappresentato una grave difficoltà per le famiglie.

Si sperava nella realizzazione di nuove aule all’interno del Suap, così come progettato dall’amministrazione De Cristofaro, ma la cosa non sembra possibile e l’attuale amministrazione guidata da Alfonso Golia vorrebbe realizzare delle aule all’interno di quella che ad oggi è la segreteria, spostando quest’ultima nella casa del custode, ormai vuota per il pensionamento dell’addetto. Nel frattempo, il Secondo Circolo, con un atto ufficiale, firmato il 4 settembre scorso dall’assessore alla Pubblica istruzione, Ciro Tarantino, avrebbe dovuto avere la disponibilità immediata di quattro aule più una sala docenti all’interno del comprensivo “Parente”. Una disposizione che sembra inapplicabile dal momento che in una riunione effettuata nel fine settimana sarebbe stata ufficialmente, ma solo verbalmente, data disponibilità di tre aule all’interno del comprensivo, cosicché il Secondo Circolo dovrebbe “arrangiarsi” fino a quando non saranno ultimati i lavori per ricavare due aule dal locale che oggi ospita la segreteria. Lavori per i quali l’amministrazione avrebbe messo a disposizione 24mila euro, assegnando a questo progetto tutti i fondi disponibili per interventi anche di manutenzione alle altre strutture scolastiche di proprietà comunale.

L’intervento dovrebbe concludersi entro il mese di dicembre, quindi per gli allievi del Secondo Circolo e per le famiglie si tratterebbe di fare un piccolo sacrificio. Ma, a quanto pare, non c’è ancora un atto comunale relativo alla progettazione o all’approvazione di questo progetto. Così, a partire da lunedì, la dirigente scolastica sarà costretta a lasciare a casa ogni giorno tre classi di studenti non avendo a disposizione aule in grado di contenerli. Considerando che la soluzione alla carenza di aule era comunque lontana, la dirigente Tornincasa per questo anno scolastico, non formandosi le prime con gli allievi della scuola dell’infanzia, di conseguenza ha dovuto negare l’iscrizione ad un numero di bambini che avrebbero permesso la formazione di quattro classi. Per le mancate iscrizioni sei docenti hanno perso il posto e sono stati distribuiti in altre strutture scolastiche della provincia. E se non si troverà soluzione alla mancanza di aule nel prossimo anno scolastico saranno una ventina i docenti perdenti posto.

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