Aversa, De Cristofaro: “Di ‘toppe’ Golia ne mette alla sua fallimentare gestione”

di Antonio Arduino

Aversa – L’ex sindaco Enrico De Cristofaro non ci sta a leggere le affermazioni del suo successore Alfonso Golia. E replica in maniera dura: “Golia rappresenta il falso, mentendo sapendo di mentire, e soprattutto tenta di mettere ‘toppe’ alla sua fallimentare gestione della cosa pubblica”. “Il sindaco, che per 32 mesi è stato all’opposizione assieme ad altri consiglieri – continua l’ex primo cittadino – oggi di maggioranza e non da 70 gg. come vuol far credere, conosceva benissimo le criticità che interessavano la città di Aversa. Oggi incapace a risolverle. Mentre la mia amministrazione dava risposte concrete ai cittadini. Golia prova ad arrampicarsi sugli specchi ma soprattutto tenta di infangare con inesattezze l’operato della mia amministrazione”.

“Veniamo ai fatti. – argomenta De Cristofaro – Parla di toppe d’asfalto al ‘Lemitone’, falsità assoluta poiché quella strada è asfaltata e nel punto che lui cita, sempre asfaltato, siamo intervenuti tempestivamente per riparare una condotta idrica. Raccolta rifiuti. Le sanzioni comminate ai cittadini che sversavano abusivamente e le sanzioni all’azienda sono documentate, non chiacchiere come da lui sostenute, presso gli uffici del Comune. Bike sharing. La mia amministrazione ha attivato il servizio, è documentato, sicuramente senza sperpero di danaro come sostiene impropriamente Golia. Incivili criminali hanno rubato diverse biciclette anche in quelle zone video sorvegliate, qualcuna è stata recuperata. A tal proposito ci tengo a precisare che il mio progetto prevedeva lo spostamento delle postazioni bike sharing in luoghi sicuri e controllati. Cito ad esempio, le facoltà di Architettura e Ingegneria, previo accordo con i direttori di dipartimento, nelle attività commerciali aperte h24, negli alberghi e nelle attività commerciali o similari situate a ridosso delle stazioni della metropolitana, e ricordo al sindaco che le postazioni erano già state installate al mio insediamento”.

“Per finire – conclude l’architetto aversano – confermo quanto già sostenuto da me, da altri consiglieri e assessori della mia maggioranza e da consiglieri di minoranza dell’attuale amministrazione, che risulta impercettibile il lavoro di assessori invisibili. Per non parlare del mancato rispetto delle ordinanze emanate, vedi la messa in sicurezza, da parte di privati, delle aree verdi prospicienti strade e piazze pubbliche. Abbiamo lasciato un terreno fertile (oltre 30 milioni di finanziamenti acquisiti e/o recuperati, aree e immobili da destinare a servizi per la città, come l’Eav e l’ex caserma dei Vigili del fuoco) da coltivare lo avete reso in 70 giorni arido e improduttivo. Questa è la verità”.

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