Governo, disgelo tra Di Maio e Salvini: “Si va avanti per combattere, non per vivacchiare”

di Redazione

“Con Matteo Salvini ci siamo detti chiaramente che se si va avanti si va avanti sugli obiettivi che ci siamo dati, per combattere e non per vivacchiare o tirare a campare”. Lo ha affermato il vicepremier Luigi Di Maio. “Il premier Conte sapeva che ci saremmo visti ma era all’estero con le imprese e non poteva partecipare” ma era necessario “incontrarci per fare ripartire tutto”. “Non c’è stata alcuna discussione su ruoli e rimpasti”, ha aggiunto.

“Era necessario incontrarci per fare ripartire tutto, le tante promesse da mantenere, dal salario minimo all’abbassamento delle tasse, dobbiamo metterci al lavoro prima possibile”, ha detto ancora a Radio 24 il vicepremier M5s. “Abbiamo parlato di abbassamento delle tasse e atteggiamento con l’Europa”, ha affermato Di Maio. “Staremo attenti a quello che hanno scritto nella lettera Ue ma a quella lettera dobbiamo rispondere con la politica. Voglio che tutta la trattativa delle prossime settimane e mesi si debba fare con la politica”, ha aggiunto.

Quanto alle richieste specifiche contenute nella lettera della Commissione europea, Di Maio spiega che per abbassare il debito è “arrivato il momento di dire un’altra cosa: si fanno sicuramente tutti i tagli delle spese inutili dello Stato anche quest’anno, si fa la lotta all’evasione, con il carcere per i grandi evasori, però dobbiamo abbassare la tassazione per riuscire a fare ripartire l’economia e questo lo dobbiamo fare anche con dei margini che ci deve dare l’Unione europea sugli investimenti, sull’abbassamento del cuneo fiscale”.

“Non ho ancora avuto modo di parlarne con il premier e l’altro vicepremier” sul commissario europeo, se debba essere un esponente della Lega, ma l’Italia deve ambire a “un commissario che si occupi delle imprese, che difenda le nostre imprese che per il 99% sono sotto i 15 dipendenti”. Di Maio ha quindi commentato il caso del viceministro all’Economia Massimiliano Garavaglia, coinvolto in un’inchiesta della Corte dei Conti, e accusato di danno erariale, per la vendita di un immobile quando era assessore in Regione Lombardia. “Innanzitutto gli auguro di essere innocente”, ha detto il vicepremier ma “auspico, come successo con Rixi, un passo indietro dell’interessato”.

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