Elezioni Aversa, “manifesto selvaggio”: si lamenta anche il pronipote di Mussolini

di Livia Fattore

Aversa – Come in tutte le campagne elettorali che si rispettino anche in questa in corso non poteva mancare la polemica sulle affissioni selvagge. Dopo il M5S, è la volta di Potere al Popolo che con la candidata a sindaca Teresa La Vedova afferma: «E’ dall’inizio della campagna elettorale che il “manifesto selvaggio” tenta di chiuderci la bocca ed oscurarci. Nomi altisonanti e storici, bonari commercialisti, faccioni serafici e truci prenditori con i loro simboli coprono con regolarità mattutina il nostro simbolo. Scherani assoldati dalle borgate si affannano a guadagnarsi i pochi spiccioli e sporcarsi le mani di colla lasciando pulite quelle dei loro committenti. Sappiamo a volte di combattere una battaglia impari, ma continueremo a dare il nostro segnale di vitalità anche sui tabelloni elettorali. Conosciamo l’incapacità di controllo su questa soperchieria di classe, conosciamo le chiacchiere per la legalità e il controllo del territorio senza giustizia sociale».

Sempre di manifesti, ma strappati, si lamenta Caio Mussolini, pronipote del duce, candidato alle europee per Fratelli d’Italia nella circoscrizione Sud: «Purtroppo anche ad Aversa i miei manifesti tricolori sono stati danneggiati. Come accaduto in altre parti del Sud, i soliti sfigati rossi invece di affiggere i propri manifesti, danneggiano quelli degli altri. Ad Aversa come altrove, noi andiamo avanti più forti di prima».

Altro bagno di folla per il candidato del centrosinistra Alfonso Golia, questa volta in occasione della cena di autofinanziamento alla fattoria sociale Fuori di Zucca. «Creare comunità non consenso. È il nostro obiettivo principale. Abbiamo perciò lanciato – ha dichiarato Golia – una iniziativa importante.  In campagna elettorale c’è l’abitudine di offrire cene, noi siamo talmente folli da ribaltare questo principio e chiedendovi di mettere un mattoncino in questo progetto di città nuova. Un evento per tutti, per Aversa Città di Tutti perché non vogliamo padrini e non vogliamo finanziatori occulti».

È in programma per domenica 19 maggio, a partire dalle ore 19.30, al Palazzo Orabona l’evento Voce alle Donne. «Si tratta – ha spiegato il candidato sindaco centrista Giuseppe Stabile – di un momento di incontro con le donne. Credo che la presenza delle donne in politica sia fondamentale al di là delle quote rosa. L’incontro è nato dall’idea di coinvolgere maggiormente le donne nella vita politica. Ascoltare le donne significa dar voce a mamme, lavoratici casalinghe che vivono quotidianamente la città».

Gianluca Golia, candidato a sindaco del centrodestra ha definiti la movida una risorsa ed ha continuato: «ma è necessario gestirla nel migliore dei modi: dobbiamo instaurare un dialogo costante con commercianti e residenti. E allo stesso tempo tenere sotto controllo le attività per verificare se siano in regola e rispettino direttive».

Ha incontrato il garante dei disabili, Vincenzo Della Puca, il candidato pentastellato Roberto Romano: «Noi siamo stati i primi a sostenere l’adozione del Peba e l’istituzione del garante dei disabili. Adesso in campagna elettorale tutti cercano di accaparrarsi la paternità di un progetto che porta la firma cinque stelle, ma a noi poco importa. Quello che ci sta particolarmente a cuore è che si raggiunga il risultato».

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