Capua, spaccio di droga in casa: arrestato 50enne

di Redazione

Prosegue il trend positivo dei servizi organizzati dalla Questura di Caserta, con l’impiego di personale della Squadra mobile, del commissariato di Santa Maria Capua Vetere e di unità cinofile della Guardia di Finanza di Aversa, in materia di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Nella tarda serata del 3 aprile, i poliziotti casertani, con l’ausilio di unità cinofile delle Fiamme gialle normanne, hanno proceduto all’arresto di Antonio Di Rienzo, 50enne di Capua, poiché responsabile di detenzione ai fini di spaccio di cocaina. Da attività info-investigativa risultava che l’uomo gestiva una vera e propria “base di spaccio”, realizzata presso la propria abitazione e il relativo garage. Qui attendeva gli acquirenti, ai quali forniva lo stupefacente, generalmente in dosi. Tuttavia, il sito era impossibile da attenzionare con appostamenti sul posto, visto che il 50enne aveva installato un sofisticato impianto di videosorveglianza che, per quanto formalmente deputato alla tutela domestica, ben poteva essere impiegato per controllare l’esterno della casa e, quindi, verificare che non ci fossero “attenzioni” da parte di soggetti indesiderati.

Grazie a uno stratagemma, però, gli agenti sono riusciti a fare irruzione in modo discreto. Attesa la compagna di Di Rienzo nei pressi dell’abitazione, l’hanno seguita fino a scendere con lei e, quindi, entrare nel garage senza che il padrone di casa avesse il tempo di raggiungerlo. Qui si dava il via alla perquisizione, mentre altri operatori raggiungevano l’appartamento del soggetto. Grazie anche allo straordinario fiuto del cane finanziere “Bold”, gli agenti sono riusciti a scovare un astuccio metallico, attaccato con un magnete dietro una trave in ferro del soffitto, con all’interno 8 involucri termosaldati contenenti possibile sostanza stupefacente. Hanno trovato, inoltre, una piccola cassaforte, contenente circa 160 euro in banconote di piccolo taglio e monete, nonché altri piccoli magneti.

Anche le ricerche effettuate nell’appartamento sono state estremamente fruttuose. Infatti, una volta guadagnato l’accesso e trovato Di Rienzo all’interno, i poliziotti hanno dato luogo a un’accurata perquisizione che si è conclusa col rinvenimento, incastrato nella tubatura dello scarico del water, di un contenitore metallico analogo a quello trovato in garage, con all’interno altre 19 “palline” di droga. Allo stesso tempo, in un vano ricavato nella parete perimetrale della cucina, è stato scovato un bilancino di precisione. Anche questo – come per l’involucro trovato in garage – era abilmente occultato mediante l’utilizzo di una calamita con cui era stato attaccato alla tubatura dell’acqua.

Tutta la sostanza rinvenuta, risultata positiva al narcotest come cocaina, è stata quantificata in 16,56 grammi, suddivisa in 27 dosi già pronte per la distribuzione al minuto. Alla luce di ciò, Di Rienzo è stato tratto in arresto e, come disposto dal pubblico ministero di turno, condotto in carcere.

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