Parete, convegno con Costa e Cantone: ambientalisti condannano assenza di Pellegrino

di Redazione

La bomba “Terra dei fuochi” sembra non appassionare più il sindaco di Parete, Gino Pellegrino, così come la sua maggioranza e anche l’opposizione consiliare. A sostenerlo i tre ambientalisti paretani – Giacomo Di Sarno, Gaetano Micillo e Gennaro Costanzo – che lunedì mattina erano presenti al convegno sulle bonifiche tenutosi a Giugliano, nell’istituto scolastico “Minzoni”, con relatori il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, il giudice Raffaele Cantone, presidente dell’Anac, e il sottosegretario Salvatore Micillo del Movimento Cinque Stelle.

Eppure Parete, per più di 40 anni, ha sofferto la vicinanza delle mefitiche discariche, soprattutto la Resit, come ha sottolineato il giudice Cantone che ha attaccato la Regione Campania perché i fondi stanziati per la rimozione delle ecoballe sono rimasti nei cassetti.

“Sono intervenuti un ministro e rappresentanti istituzionali – afferma Giacomo Di Sarno – ma non si sono fatti vedere sia il sindaco Pellegrino che gli altri primi cittadini dell’agro aversano. Una vergogna. E’ un segnale molto grave che, unito alla disaffezione dei cittadini, rischia di far dimenticare una immane tragedia che ha coinvolto il nostro territorio, con l’aumento di morti per tumore e lo scempio di una campagna una volta fertilissima”.

“Il ministro Costa – fa sapere Gaetano Micillo – ha affermato che le ecoballe sono una vergogna italiana. Adesso bisogna condividere la proposta lanciata dal sindaco di Giugliano, Antonio Poziello, che ha chiesto il reinserimento dell’area della ‘Terra dei Fuochi’ tra i siti di interesse nazionale dato che, scandalosamente, alcuni anni fa è stata declassata a livello regionale”.

di Franco Terracciano

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