Casal di Principe, Alfonso Letizia candidato per Renato Natale sindaco

di Redazione

Dalla Brigata Pinerolo alla Polizia penitenziaria. Dalla attività finanziaria a quella culturale. C’è tutto questo nella candidatura al consiglio comunale di Alfonso Letizia, che per la prima volta nella propria vita decide di scendere in campo in una nuova avventura politica. A convincerlo è stato il sindaco uscente Renato Natale che, in seguito ad alcuni incontri, ha deciso di ‘schierarlo’ in attacco per provare la seconda affermazione di fila alle Comunali di Casal di Principe.

L’ufficializzazione c’è stata ieri sera nel quartier generale del primo cittadino alla presenza di altri numerosi candidati. ‘Armato’ di certificato del casellario giudiziario e dei carichi pendenti, il professionista di Casal di Principe ha ottenuto l’ok definitivo ed ha immediatamente sottolineato la propria voglia di “costruire qualcosa di importante per la città nella quale abito da anni. Anche grazie alla mia attività personale e associativa ho toccato con mano la necessità di ascoltare quelle persone che ancora oggi vivono momenti di difficoltà.

L’unica persona in grado di costruire un futuro migliore per questa città è il sindaco uscente Renato Natale: da esperto di finanza ritengo abbia fatto un vero e proprio capolavoro rientrando da un dissesto finanziario che avrebbe messo in ginocchio qualsiasi amministrazione. Ed invece l’attuale maggioranza ha scritto pagine importanti della storia di Casal di Principe. Due valori fondamentali hanno caratterizzato questa amministrazione: la legalità e il rispetto del cittadino. Ho sempre fatto miei questi valori in tutta la mia vita, e da buon ex militare mi metto al servizio della comunità. Affinché si riesca a dare continuità al cambiamento già in atto”.

Alfonso Letizia ‘nasce’ come genio guastatore alla Brigata Pinerolo di Trani, e qui lavora per due anni, dal 1994 al 1996. In questa esperienza riceve una medaglia al valor militare per aver organizzato un importante evento per il cambio del Generale di Brigata. Dal 1997 al 2004 è arruolato nel Corpo della Polizia penitenziaria con mansioni diverse: prima in servizio presso le sezioni protette, poi in quelle speciali 416 e 41 bis. A seguire segreteria, ufficio matricola e conti correnti. Tutte attività di servizio presso la casa circondariale di Lodi. Poi decide di cambiare: passa in ruolo civile presso l’Ufficio Ragioneria fino al 2006.

Dall’anno successivo, e continua fino ad oggi, diventa agente in attività finanziaria, iscritto all’Oam della Banca d’Italia ed ottiene una specializzazione in finanziamenti aziendali e privati. E’ attualmente anche socio dalla Cooperativa ‘Luigi Del Prete’ accreditata al Cgm Tribunale dei Minori; ma anche amministratore unico della ‘Information and Services srl’ come centro servizi nonché amministratore unico della società ‘Agenzia in attività finanziaria srl’. Nelle proprie attività Alfonso Letizia ha anche quella di studi di progettazione ed è inserito nelle graduatorie come personale Ata, nel ruolo di assistente amministrativo. Grazie anche alla collaborazione di altri professionisti si è specializzato in accordi bancari e anatocismo bancario ed è abilitato come tecnico per il recupero ambientale legge 845 presso la Regione Campania. Alfonso Letizia è anche iscritto e membro della Cia agricoltori di Caserta ed è consulente Caf accreditato nel carcere di Secondigliano oltre ad essere socio azionistico del Cndl software fiscale. E se non bastasse è stato anche membro e responsabile della Confimpresa Caserta nel 2015.

E adesso passiamo alla sua passione, l’arte: “Ho sempre messo la cultura al primo posto – dice con orgoglio Alfonso Letizia – perché ho sempre ritenuto che non c’è futuro senza arte e cultura”. Alfonso Letizia è infatti oggi Presidente e fondatore dell’associazione ‘Diamo Voce all’Arte’ che come oggetto sociale coinvolge attraverso la legalità artisti da strada e non per la rinascita dei territori disagiati. E’ presente al Rione Traiano, a Forcella, ai Tribunali a Napoli e nel quartiere Sanità. “Ho sempre partecipato ai progetti sociali – conclude il professionista – perché ritengo che solamente in questo modo si può dare un segno tangibile del riscatto delle terre dei talenti”.

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