Aversa, sgomberi palazzine San Lorenzo: le “magliette rosse” chiedono sanatoria

di Nicola Rosselli

Aversa – Si sono presentate in una trentina, tutte donne, rigorosamente con “magliette rosse” con la scritta “Vogliamo la sanatoria”. La sanatoria è quella dello sgombero dei nuclei familiari che occupano senza titolo le abitazioni comunali di via San Lorenzo. Polizia, carabinieri, finanzieri e agenti di Polizia municipale schierati. Città in stato di allerta per la manifestazione in programma ieri pomeriggio in piazza Municipio dai 43 nuclei familiari che occupano abusivamente altrettanti appartamenti all’interno delle palazzine di via San Lorenzo di proprietà del Comune di Aversa.

Le forze dell’ordine hanno impedito che le donne entrassero nella casa comunale. E’ stato il sindaco Enrico De Cristofaro a scendere e a parlare con loro, assicurando che la vicenda sarà oggetto di uno specifico incontro in Prefettura a Caserta. Tanto è bastato per rabbonire le manifestanti che ora attendono cosa si deciderà al palazzo di governo territoriale. Una speranza relativa tenuto conto che, così come doveva essere, l’iter è stato attivato dagli uffici comunali. Una polveriera. Una bomba sociale che doveva scoppiare da anni, ma alla quale nessuna delle amministrazioni precedenti ha avuto il coraggio di metterci mano. Gli organizzatori avevano lanciato un appello a tutti gli aversani a solidalizzare con loro e a scendere in piazza indossando una simbolica maglietta rossa.

“Mi rendo conto – ha affermato da parte sua nei giorni scorsi il vicesindaco con delega al Patrimonio, Michele Ronza – che si tratta di un problema soprattutto sociale, ma da parte nostra stiamo semplicemente ripristinando la legalità. Alcuni occupanti farebbero intendere che ci sia un subaffitto, altri adducono altre giustificazioni, come una signora con quattro figli che mi ha riferito di avere ricevuto il permesso a rimanere dall’anziana alla quale badava e che, poi, è deceduta”. Lo scorso 15 gennaio si è anche tenuta una riunione presso la prefettura che segue la vicenda sin dal 2017, ma che continua anche in ragione del decreto sicurezza voluto dal vicepremier Matteo Salvini.

Due le tipologie di occupanti abusivi. Ci sono famiglie legittime assegnatarie dell’alloggio che, però, sono diventate morose non avendo pagato mai o quasi mai il canone di locazione. Per loro la possibilità di pagare i pigioni arretrati e sanare le situazioni. Cosa che sta in buona parte avvenendo con versamenti nelle casse comunali. Di ben altra specie, invece, la seconda tipologia di abusivi, ossia di quelli che occupano gli appartamenti senza averne titolo. Per quanti rientrano in questa fattispecie una sanatoria appare più difficile se non tecnicamente e giuridicamente impossibile. Da qui le proteste e le manifestazioni che hanno l’obiettivo di ottenere un incontro con il prefetto di Caserta. Una “polveriera” pronta ad “esplodere”.

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