Le “ambulanze della morte”: sequestri e denunce nel Catanese

di Redazione

 I finanzieri del comando provinciale di Catania, nell’ambito del dispositivo di contrasto ai traffici illeciti realizzati lungo le rotabili della provincia, hanno sequestrato due ambulanze irregolari e denunciato all’autorità giudiziaria il titolare di una ditta individuale di Biancavilla proprietaria di tali automezzi.

In particolare, i militari della compagnia di Paternò, a seguito di mirata attività di intelligence economico-finanziaria, nel corso di un apposito posto di blocco, hanno sottoposto a controllo una delle due ambulanze mentre rientrava in sede dopo che aveva eseguito il trasporto di un malato. Le attività esperite dai finanzieri hanno fin da subito fatto rilevare l’assenza delle autorizzazioni di settore prescritte dalla normativa regionale che regolamenta tale tipologia di trasporto professionale.

Gli approfondimenti proseguiti presso la sede dell’impresa hanno permesso di accertare che nella disponibilità del titolare vi era un ulteriore mezzo di trasporto che presentava le medesime irregolarità di quello fermato su strada; inoltre entrambe le ambulanze operavano sprovviste delle necessarie dotazioni di attrezzature sanitarie di bordo (quale il defibrillatore semi automatico), impiegavano durante i trasporti personale sprovvisto delle necessarie abilitazioni professionali e infine circolavano senza essere state sottoposte alla revisione annuale.

Il titolare della ditta individuale è risultato un soggetto noto alle forze di polizia poiché rinviato a giudizio nell’ambito della nota inchiesta condotta dalla Procura etnea sulle cosiddette “ambulanze della morte” che operavano nel territorio di competenza dell’ospedale di Biancavilla. Al termine delle attività, le Fiamme gialle hanno sottoposto a sequestro le due ambulanze e denunciato all’autorità giudiziaria il titolare dell’impresa che svolgeva la propria attività in assenza delle necessarie autorizzazioni sanitarie. E’ in corso un controllo fiscale nei confronti della ditta individuale da parte dei militari della compagnia di Paternò, per l’accertamento della regolare tenuta della contabilità.

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