Aversa, l’Infopoint “festeggia” il suo ottavo anno di inattività

di Antonio Arduino

Aversa. Nato il 4 agosto 2010, l’Infopoint di piazza Mazzini – il chiosco destinato ad essere il punto informativo della città per chi, arrivando ad Aversa, intendeva conoscere quali fossero le manifestazioni turistiche in programma, le opere d’arte da ammirare, le bellezze naturali da vedere, le strutture ricettive in cui alloggiare, i mezzi di trasporto disponibili e tante altre cose – era rimasto inutilizzato fino al marzo 2018. Quando, dopo un’inaugurazione ufficiale, venne affidato alla sezione cittadina del Fai in occasione delle “Giornate di Primavera” tenutesi il 24 e 25 marzo.

Due giorni di vita per la struttura, poi una nuova chiusura, ma sembrava che fosse l’ultima. L’amministrazione, a fine luglio, aveva sottoscritto con l’istituto alberghiero “Drengot” una convenzione affinché fosse utilizzata per essere stage formativo scuola-lavoro per gli studenti di quello istituto destinato, per vocazione, a formare personale addetto anche alle attività turistiche. Cosicché, sia pure in maniera non ufficiale, era stata fissata la data del 4 novembre per l’apertura vera e definitiva dell’infopoint. Resa possibile anche dalla conclusione positiva del bando indetto dall’amministrazione comunale per l’assegnazione degli spazi pubblicitari presenti sul chiosco.

Dopo essere andato deserto una prima volta, la riproposizione del bando aveva visto la partecipazione di tre privati interessati a pubblicizzare le loro attività su pannelli da applicare sull’infopoint ottenendoli in comodato d’uso gratuito, di durata triennale, in cambio della fornitura all’Ente locale di materiale informativo cartaceo necessario al funzionamento della struttura costituito da 5mila copie di mappe della città, 5mila copie di opuscoli informativi e 10mila cartoline illustrate. Il materiale sarebbe stato distribuito dagli allievi dell’Istituto Drengot che avrebbe gestito l’infopoint secondo un apposito protocollo d’intesa firmato, come detto, a fine luglio dal sindaco e dal dirigente scolastico che impegnava gli studenti, ai quali sarebbero andati crediti formativi, a garantire l’apertura durante il periodo scolastico per cinque giorni alla settimana, vale a dire il martedì, il giovedì e il venerdì, dalle ore 9 alle 12, e sempre e solo il venerdì, dalle ore 16 alle 18, e la domenica per tutta la mattina, ma solo in caso di attività programmate.

Nella struttura sarebbero stati presenti almeno due allievi dell’Istituto per accogliere e dare informazioni turistiche relativamente ad hotel, ristoranti, mezzi di trasporto, numeri di emergenza, possibilità di escursioni e visite dei luoghi di maggiore interesse, luoghi di intrattenimento, strutture sportive, eventi ed alla possibilità di prenotare servizi turistici, oltre a distribuire le piantine, gli opuscoli informativi e le cartoline fornite dal vincitore del bando di gara espletato dall’amministrazione che, da parte sua, si era impegnata a farsi carico delle spese correnti necessarie al funzionamento dell’infopoint. L’impegno fino ad oggi è rimasto sulla carta per ragioni tutte da chiarire, poiché riferire voci che attribuiscono colpe non avrebbe senso. Resta il dato di fatto che l’infopoint ha festeggiato il suo ottavo anno di inattività, continuando ad essere un monumento all’inefficienza.

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