Sanità, truffa nel Salernitano: indagati medici e infermieri, contestato anche un omicidio

di Redazione

I carabinieri del Nas di Salerno hanno dato esecuzione a un’ordinanza cautelare nei confronti di dirigenti medici e appartenenti al personale infermieristico in servizio presso l’Unità operativa di Medicina del dolore e cure paliative – Hospice “Il giardino dei girasoli” e presso l’Unità operativa di medicina legale in seno al distretto sanitario 64 di Eboli (Salerno).

Una persona è finita agli arresti domiciliari, mentre altre dieci sono state interdette per dodici mesi dal servizio. Gli indagati, secondo gli investigatori, sarebbero responsabili a vario titolo, nella loro qualità d’incaricati di pubblico servizio, dei reati di truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale, peculato, falso ideologico, favoreggiamento personale, violenza privata e omicidio.

Ad uno dei medici indagati viene contestato anche il reato di omicidio: avrebbe somministrato ad un giovane malato terminale la dose di un potente farmaco accelerando, in questo modo, la sua morte. E lo avrebbe fatto deliberatamente, quindi ben consapevole di ciò che il suo gesto avrebbe comportato.

Secondo gli inquirenti spesso gli infermieri non si recavano nei giorni previsti oppure non si recavano proprio dai pazienti che dovevano ricevere le cure palliative presso le loro abitazioni. Molti di loro entravano nella sede del distretto sanitario, timbravano con badge ma poi uscivano dall’ufficio per andare a fare commissioni private, salvo rientrare entro la fine del turno.

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