Grosseto, “distratti” beni di società calcestruzzo fallita: arrestati padre e due figli

di Redazione

 I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno tratto in arresto e sottoposto ai domiciliari tre persone ritenute responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti fallimentari e tributari.

Le indagini, coordinate dalla Procura capitolina, hanno avuto origine dal fallimento della Euroscavi Roma S.r.l. – già Edilbeton S.r.l. – con sede legale nella Capitale e operante in provincia di Grosseto nel settore della produzione di calcestruzzo, dichiarata fallita nel 2015 dal locale Tribunale.

Nel corso degli approfondimenti investigativi, condotti dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, è emerso che Marino Rondelli, 74 anni, e i figli Roberto, 43, e Lorenzo, 37, tutti residenti in provincia di Grosseto, avevano distratto beni societari (macchinari, mezzi e materiali estratti dalle cave) per un valore di oltre 1 milione di euro e trasferito i dipendenti e il portafoglio clienti della fallita ad altre società riconducibili ai tre indagati attraverso fraudolente operazioni infragruppo di vendita e locazione di rami d’azienda. Inoltre, i protagonisti della vicenda hanno sistematicamente omesso di pagare le imposte per oltre 12 milioni di euro e occultato le scritture contabili per impedire agli inquirenti la ricostruzione del patrimonio e del volume d’affari dell’impresa.

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