Crollo Ponte Morandi, Genova si ferma per ricordare il suo “Ground Zero”

di Redazione

Erano le 11 e 36 del 14 agosto 2018 quando il Ponte Morandi di Genova crollava all’improvviso, uccidendo 43 persone. Oggi per la città è il momento del ricordo e del dolore. All’ora esatta del disastro il capoluogo si è fermato per un minuto, in segno di omaggio. In prossimità del viadotto la cerimonia di commemorazione delle vittime.

Vicino al ponte Morandi, il governatore Giovanni Toti, il sindaco Marco Bucci, il prefetto Fiamma Spena, il vicario monsignor Nicolò Anselmi, il viceministri Edoardo Rixi e il presidente del consiglio Regionale Alessandro Piana con i parenti delle vittime e alcuni sfollati hanno osservato il minuto di silenzio con gli occhi rivolti verso i monconi del viadotto. Alcuni avevano le mani sul cuore, fiori tra le mani e gli occhi colmi di lacrime.

Un girotondo in mezzo a piazza De Ferrari per ricordare la tragedia. Lo hanno fatto alcuni figli delle vittime insieme a decine di giovanissimi atleti genovesi, accompagnati dagli allenatori e dai dirigenti delle società, in occasione del minuto di silenzio. “Ci è sembrato doveroso invitare il mondo dello sport a partecipare a questo momento così importante”, spiega Rino Zappalà, delegato Coni di Genova.

“Per noi genovesi il crollo del Morandi è stata una tragedia terribile. Come ground zero per New York, città che ha saputo uscire dal disastro molto bene. Noi vogliamo fare la stessa cosa. Genova non è in ginocchio. Oggi ricordiamo le vittime e pensiamo alla ricostruzione per uscire dalla tragedia con la città più forte e grande di prima”. Lo ha detto il sindaco di Genova, Marco Bucci. Anche la Camera dei deputati ha osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime del crollo del ponte di un mese fa. Tutti i deputati si sono alzati in piedi e, al termine del minuto, hanno applaudito a lungo.

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