Aversa, Asl gli negava di fare il medico: dopo 10 anni fatta giustizia

di Redazione

Era addirittura il 2008 quando l’Azienda sanitaria casertana negò ad un noto e stimato professionista il diritto di essere reinserito negli elenchi di medicina generale, nell’Ambito Aversa/Casaluce, quale medico convenzionato per l’assistenza primaria, dopo che era stato per anni dipendente della stessa Asl. In sintesi, visto che al medico che va in pensione come dipendente e che precedentemente era stato “medico della mutua” spetta di diritto, a semplice domanda, di tornare ad esserlo, il dottor G.B. ben dieci anni or sono ne faceva appunto richiesta, avendone pieno diritto secondo la legge.

Ma è qui che avviene il colpo di scena, poiché l’Asl, e ciò avveniva nel 2008, gli nega invece tale diritto, affermando che la norma non prevede il reinserimento “automatico” ma solo a seguito di tutta una serie di condizioni. Dieci anni di giudizi per il dottor G.B., difeso dall’avvocato Fabrizio Perla, per vedere alla fine riconosciute pienamente le proprie ragioni e il proprio diritto con la sentenza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere del 20 giugno scorso, ovvero che nessuna  condizione o ulteriore requisito era previsto dalla norma dal momento che l’Asl era invece assolutamente obbligata a consentire senza indugio al professionista aversano di esercitare la professione di medico convenzionato, non esistendo alcuna disposizione, letteralmente inventata dall’azienda, che prevedesse il contrario o che subordinasse il diritto a particolari condizioni.

Un clamoroso errore, dunque, secondo i giudici sammaritani nell’articolata e motivata sentenza, da parte dell’azienda, condannata anche alle spese, e la certezza che non finirà così sul piano risarcitorio visti i ben dieci anni di esercizio della professione negata al medico che, invece, come appurato dal tribunale, ne aveva legittimamente diritto.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico