Aversa, carenza di personale: servizi comunali a rischio

di Nicola Rosselli

Aversa – Rischio chiusura del Comune per mancanza di personale. “In poco più di un decennio abbiamo assistito al dimezzamento dei dipendenti comunali con le conseguenti difficoltà ed ora si rischia la paralisi della macchina burocratica se non si adotteranno in tempi che dovranno essere anche piuttosto brevi gli opportuni provvedimenti”. Lancia l’allarme Michele Galluccio, consigliere comunale in odore di Lega in salsa salviniana, snocciola qualche numero per far capire la realtà in cui si trova oggi l’organico dei dipendenti comunali. Dipendenti che oggi non arrivano a 180 di cui meno di 50 vigili. Ma la tragedia è che molti di questi hanno un’età prossima alla pensione per cui il trend della diminuzione continuerà nei prossimi anni se non mesi.

A mantenere la ‘baracca’ in piedi ci sono 45 lavoratori socialmente utili, che operano con un orario limitato e che sono anche loro prossimi al pensionamento. “In occasione dell’ultima riunione che l’amministrazione ha tenuto con i dirigenti del comune, questi ultimi hanno evidenziato il fenomeno di diversi settori che si mantengono grazie all’impegno di una sola persona”. E non si tratta di settori di secondo piano. Basti pensare al settore dei contratti, a quello del commercio, allo stesso gabinetto del sindaco, senza parlare del mercato ortofrutticolo dove vi è un solo custode, per cui non si possono fare turni. A breve andranno via due tecnici ed altrettanti vigili urbani. “Se oggi siamo in difficoltà, – è ancora Galluccio a parlare – tra poco saremo nel pieno di una vera e propria crisi”.

Un discorso a parte deve essere fatto per gli agenti di Polizia municipale, sempre nell’occhio del ciclone per il loro presunto disimpegno, senza che nessuno si interroghi sulla reale situazione del corpo, sindaco Enrico De Cristofaro in testa, che più volte li ha scelti come bersaglio delle proprie critiche. “I vigili urbani – afferma Galluccio – sono pochissimi, addirittura meno di 50. Non dico che dovrebbero essere più del doppio così come prevede la pianta organica e il rapporto con la popolazione aversana, ma, almeno tornare alle quantità di qualche anno fa. Mentre tra qualche settimana altro due andranno in pensione, ricordo a me stesso e agli altri che non tantissimo tempo fa, nel 2011 erano ben 76. Oggi sono accresciute le competenze e il carico di lavoro, anche con l’istituzione del tribunale di Napoli Nord, ma si sono ridotti di oltre un terzo”.

Quali le possibili soluzioni? Dare via ad un serio turn-over con un occhio primario alla mobilità tra enti pubblici e sperare nel concorsone che vuole mettere in essere la Regione Campania per poi poter attingere da quelle graduatorie e, infine, esternalizzare alcuni servizi. “E’ anche importante precisare – conclude Galluccio – che non è soltanto una questione di numeri, ma anche di qualifiche. Se si vogliono fornire servizi al passo con i tempi non si può fare a meno di figure moderne di lavoratori. Tanto per dirne una, ad esempio, al comune di Aversa manca un tecnico specializzato in informatica”.

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