Gricignano, 48mila bustine di ketchup scaduto da “reimpiegare”: maxi sequestro dei carabinieri

di Antonio Taglialatela

Gricignano – Poteva andare a condire chissà quante migliaia di panini e coni di patatine fritte, e di conseguenza essere ingerito da altrettante migliaia di consumatori, l’ingente carico di ketchup scaduto che i carabinieri della stazione di Gricignano, agli ordini del maresciallo capo Giuseppe Oliva (nella foto a seguire), hanno sequestrato l’altro giorno nella zona industriale cittadina.

Un’azione non casuale bensì frutto di un’attività info-investigativa avviata da diverso tempo dai militari dell’Arma che, nei dintorni dello scalo ferroviario, hanno prima seguito e poi fermato un furgone Fiat Ducato, condotto da un 45enne di Aversa, al cui interno venivano trasportate 240 scatole contenenti complessivamente 48mila bustine di ketchup, di una nota marca, tutte con la data di scadenza già superata. A quel punto è scattato il sequestro della merce, mentre il conducente del veicolo è stato sanzionato per trasporto e smaltimento illecito di rifiuti alimentari.

L’uomo si è giustificato dinanzi ai militari dichiarando che il ketchup era destinato a mangime per animali. Ma gli investigatori dell’Arma sospettano che dietro potrebbe esserci un traffico di alimenti scaduti finalizzato ad una frode alimentare. L’ipotesi, infatti, è che il ketchup scaduto contenuto nelle bustine doveva essere versato nei maxi erogatori che spesso vengono utilizzati in ristoranti e fast food. Ecco perché le indagini proseguono: l’obiettivo è individuare il soggetto che era intenzionato a reimpiegare illecitamente il prodotto alimentare, incurante dei potenziali danni alla salute dei consumatori. Intanto, il consiglio per tutti gli amanti di ketchup e salse in generale è quello di non fidarsi ciecamente dei commercianti che utilizzano gli erogatori, preferendo le bustine monouso ma tenendo d’occhio, ovviamente, la scadenza.

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