Mondragone, rendiconto e diffida Prefettura. Marquez: “Petrella spieghi cosa è accaduto”

di Redazione

Mondragone – “Il presidente del Consiglio comunale Claudio Petrella, nel rilasciare dichiarazioni in merito alla presunta regolarità dell’approvazione del rendiconto 2017 di qualche sera fa, esclusivamente da parte della maggioranza, dovrebbe essere più cauto, preciso ed attento ma, evidentemente, tutto ciò non è possibile per rimanere in gioco”. Comincia così la risposta alla seconda carica istituzionale della Città di Mondragone da parte del consigliere comunale Pasquale Marquez che siede nei banchi dell’opposizione.

“Petrella – continua Marquez – parla di regolarità di pareri e non dice che, come già accaduto in occasione del bilancio preventivo, per la seconda volta i revisori dei conti non hanno espresso un parere favorevolmente collegiale. Parla della diffida cercando di ‘lavarsi le mani’ e non dice che con l’atto da lui ricevuto dalla Prefettura, unitamente al segretario generale ed al sindaco, è stato proprio lui formalmente incaricato all’esecuzione del provvedimento (leggi qui la diffida della Prefettura). Esercitare un ruolo nell’interesse del Consiglio comunale, come afferma Petrella di fare, non significa agire senza il rispetto della legge e dei regolamenti come troppo spesso sta accadendo, abusando dei ruoli e delle funzioni, bensì significa essere garante di ogni singolo componente e non esclusivamente sodale del sindaco e della maggioranza, con il supporto del segretario generale, per evitare che si sciolga l’amministrazione comunale e vadano tutti subito a casa, compreso lui”.

Marquez poi ricorda l’interrogazione consiliare da lui firmata insieme ai consiglieri comunali Valerio Bertolino, Achille Cennami, Alessandro Pagliaro, Antonio Pagliaro e Giovanni Schiappa: “Il presidente Petrella – dice Marquez – ritrovi la serenità, anzitutto non prendendosela con la stampa on-line, perché anziché dire che ha letto inesattezze da parte dell’informazione sul web, avrebbe potuto chiarire che l’interrogazione presentata dai consiglieri comunali di minoranza la mattina del giorno della seduta consiliare sarà da lui iscritta all’ordine del giorno di un’ulteriore seduta di Consiglio che si terrà al massimo entro il 24 giugno prossimo, ovvero entro venti giorni dalla presentazione al protocollo dell’atto ispettivo della minoranza, così come espressamente previsto dal regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale”.

Marquez conclude la nota dando appuntamento alla prossima seduta di Consiglio comunale, durante la quale bisognerà fare chiarezza sul rispetto delle norme e dei tempi relativamente ai ritardi ed alle motivazioni legate all’iter procedurale utilizzato per l’approvazione del rendiconto 2017. “In quella occasione – sostiene Marquez – Petrella non dovrà limitarsi a spiegare il perché entro il 30 aprile non è stato approvato il rendiconto neanche dalla Giunta, né potrà esimersi dal chiarire perché gli atti del rendiconto – compreso il parere dei revisori – sono stati inviati ai consiglieri solo il 15 maggio, ma dovrà spiegare a cosa sono serviti dodici giorni (dal 4 al 16 maggio) per notificare la diffida del Prefetto ai consiglieri comunali, stante il fatto che poi il tutto è avvenuto tramite Pec, cioè in un attimo”.

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