Caduta da altalena e finita in un dirupo: due indagati per omicidio colposo

di Redazione

Due persone sono state iscritte nel registro degli indagati, con l’ipotesi di omicidio colposo, nell’inchiesta avviata dalla procura di Firenze dopo la morte di Sofia Salomoni, la 22enne morta dopo essere caduta in un dirupo da un’altalena, costruita artigianalmente, in una casa di campagna a Vicchio del Mugello (Firenze), in località Villore (leggi qui). Si tratta del proprietario dell’abitazione e del figlio di quest’ultimo, che in base agli accertamenti sarebbe responsabile di aver montato l’altalena nei mesi precedenti.

La ragazza – residente a Londa, un paese poco lontano da Vicchio, ma che viveva a Firenze – si trovava nella casa di campagna dal giorno precedente l’incidente, insieme ad alcuni amici, per festeggiare il compleanno di una sua coetanea, figlia del proprietario di casa. L’altalena, costituita da un asse di legno appesa con una corda a un ramo di quercia, sarebbe stata rimossa subito dopo l’incidente dalla festeggiata.

La struttura, montata diversi mesi prima dal fratello di quest’ultima, ora indagato, era sospesa nel vuoto: per potersi sedere era necessario portarla verso di sé tirandola indietro. La mattina del 28 gennaio scorso la 22enne è scivolata dall’altalena subito dopo esservi salita, facendo un volo di circa otto metri. Per chiamare i soccorsi gli amici si sono dovuti allontanare dall’abitazione, che sorge in una zona non coperta da segnale.

In base a quanto emerso dai primi risultati dell’autopsia, la 22enne è deceduta per un rapido e improvviso peggioramento delle sue condizioni dovuto a una forte emorragia interna provocata dalla rottura della milza.

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