Intossicazione di massa in scuola di Polizia Penitenziaria: 100 allievi soccorsi

di Redazione

Un centinaio di allievi della scuola di polizia penitenziaria di Cairo Montenotte (Savona), in Valbormida, sono stati soccorsi ieri sera per i sintomi di una infezione gastrointestinale. Visto l’alto numero di malori i medici del servizio d’emergenza hanno allestito sul posto un punto di primo intervento. Per alcuni pazienti non sono bastate le cure sul posto ma è stato necessario il ricovero in ospedale. L’Asl sta effettuando le verifiche del caso, per capire l’origine di quella che, almeno a una prima ricognizione, sembra una grave forma di gastroenterite dovuta ad intossicazione alimentare.

Le persone ricoverate fanno parte dei 274 allievi che lunedì hanno iniziato il corso da agenti di polizia penitenziaria. Alcuni allievi hanno iniziato ad avvertire nausea, vomito, tremore, formicolio agli arti. Poi con il passare delle ore il numero degli intossicati è andato aumentando. Le loro condizioni, da quanto si apprende, stanno man mano migliorando.

L’episodio, a pochi giorni di distanza dall’incendio di due capannoni pieni di rifiuti alla vicina Fg Riciclaggi (leggi qui), ha creato panico tra la popolazione: in molti, complici un’epidemia di influenza tra i residenti e alcuni episodi di acqua torbida (dovuti ad un guasto di alcune condotte idriche insegnanti seguito al maltempo) hanno ipotizzato un inquinamento dell’acqua dovuto proprio all’incendio. Una tesi smentita sia dall’Asl 2 che dal sindaco Paolo Lambertini. Gli uffici dell’Asl, infatti, hanno effettuato alcuni esami preliminari sull’acqua, tra stanotte e questa mattina, e i test, al momento, non hanno evidenziato criticità. Tuttavia, il sindaco, per quanto riguarda l’acqua sporca in alcune zone dovuta ai forti temporali della scorsa notte, ha consigliato il consumo alimentare previa bollitura.

Intanto, Donato Capece, segretario generale del Sappe – Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, accusa: “Ci si dovrebbe vergognare per come viene lasciato allo sbando il personale di Polizia Penitenziaria, in condizioni insalubri, indecenti: una situazione vergognosa, che meriterebbe immediati interventi. Invece non sembra fregare a nessuno come vengono maltrattati gli agenti di Polizia Penitenziaria”. A questo episodio si aggiunge quello verificatosi nel carcere di Giudecca, a Venezia, dove un’infestazione di cimici ha costretto una neo agente al ricovero. Nel penitenziario ‘Bancali’ di Sassari, invece, una decina di baschi azzurri sono ancora accampati in attesa di una sistemazione nella caserma del Corpo.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico