Ciro Ascione, gli inquirenti: “Tragico incidente, non voleva perdere il treno”

di Gabriella Ronza

E’finita tragicamente la vita di Ciro Ascione, il ragazzo di 16 anni, di Arzano (Napoli), scomparso intorno al 20 febbraio e ritrovato senza vita martedì 23 vicino ai binari della linea Napoli-Caserta, nei pressi della stazione di Casoria.

Secondo gli inquirenti, che stanno esaminando il caso, l’accaduto è da imputare a un fatale incidente, ipotesi avvalorata da alcuni video acquisiti dalla polizia giudiziaria. Ovviamente, gli inquirenti sono aperti anche ad altre ipotesi, non escludendone nessuna. Nelle immagini Ciro si aggrappa al treno e poi cade. Le porte si chiudono, Ciro non riesce a salire ma non vuole perdere il treno e, quindi, si appoggia sul predellino, rimanendo aggrappato in maniera precaria all’esterno del convoglio. Secondo, la Procura di Napoli Nord, Ciro Ascione sarebbe deceduto cadendo dal treno in corsa, poco prima di arrivare in stazione. Tutto ciò sarebbe stato frutto di un azzardo e il ragazzo avrebbe perso l’equilibrio una volta che il treno ha preso velocità.

Questa ricostruzione si oppone a quella della famiglia di Ciro, in particolare del padre, espressa poco prima della nuova ipotesi. “Non è stato un suicidio: Ciro è stato lanciato dal finestrino del treno”, ha riferito Salvatore Ascione. “Dicono – ha spiegato, parlando con ‘Chi l’ha visto?’ – che mio figlio si è lanciato dal finestrino. Mio figlio non era un ragazzo che aveva dei problemi. Ciro non aveva nessun motivo per suicidarsi. Aveva preso il treno per tornare a casa. Lungo la tratta è stato lanciato dal finestrino”.

Per il ragazzo è stata organizzata una fiaccolata a cui hanno preso parte diverse centinaia di persone è stata organizzata stasera ad Arzano (Napoli) per ricordare Ciro Ascione. In piazza Cimmino sono stati sistemati palloncini bianchi e striscioni con parole di affetto per Ciro. Presente la madre e la sorella del sedicenne e anche il sindaco della cittadina, Fiorella Esposito.

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