Aversa, il “geometra laureato”: chiesta attivazione del corso alla “Vanvitelli”

di Livia Fattore

Il comitato tecnico scientifico dell’Its «Carlo Andreozzi» di Aversa ha proposto all’Università della Campania «Luigi Vanvitelli» di prendere in considerazione «l’attivazione e lo svolgimento di attività didattiche, tecnico-scientifiche e professionalizzanti inerenti al Corso di Laurea Triennale: Geometra Laureato, classe di Laurea L-7, Gestione del Territorio». Sarebbe il primo caso in Italia Meridionale in vista della «rivoluzione» di questa professione nel 2020, quando il diploma di geometra non basterà più per esercitare la professione dopo, ovviamente, i due anni necessari per l’abilitazione, come avviene ora.

La legge che stabilisce cosa può fare un geometra risale al 1929. Quella legge chiariva semplicemente le differenze tra geometra, architetto ed ingegnere. L’impulso per cambiare le cose è venuto da Bruxelles nel 2014. Infatti, per tutti i liberi professionisti europei, il titolo universitario deve essere obbligatorio. É uno dei metodi per agevolare la libera circolazione del lavoro nell’Unione Europea. Ognuno potrà, infatti, esercitare la professione a livello transazionale. C’è già una data limite: il 2020. «Non manca molto. Quindi è meglio – hanno pensato all’Andreozzi – cominciare ad organizzarsi».

Il Comitato Tecnico Scientifico dell’Its aversano, guidato dalla dirigente scolastica Maria Gallo con il Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Caserta e Aziende nel settore Edile della stessa provincia, riuniti ad Aversa, ha inoltrato formale richiesta a Giuseppe Paolisso, Magnifico Rettore della Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’. Attualmente, seguendo le indicazioni della riforma Gelmini del 2010, un geometra è tale se si è diplomato in un istituto tecnico, settore tecnologico, indirizzo “Costruzioni, ambiente e territorio”, ha superato l’esame di stato e poi ha fatto un tirocinio di 18 mesi nello studio di un geometra professionista, un ingegnere civile, un architetto (tutti con almeno cinque anni di iscrizione ai rispettivi albi professionali). In alternativa, dopo il diploma l’aspirante deve aver lavorato con le funzioni da geometra in maniera gerarchicamente inquadrata e per cinque anni. Tutto questo non basterà più, e non servirà più. C’è un’ampia convergenza sulla legge che istituisce una laurea triennale con il tirocinio già compreso all’interno (vale 30 crediti sui 180 totali), una novità tra i titoli professionalizzanti e abilitanti.

«L’ultima riforma del sistema scolastico – precisa il professore Giuseppe Mattiello vicario dell’Its Andreozzi di Aversa, tra i promotori della iniziativa – ha sminuito la categoria: per questo abbiamo pensato che fosse necessario attivare un percorso di laurea molto simile alla futura triennale professionalizzante per geometra. Insieme al Collegio dei geometri e Geometri Laureati di Caserta saremo i primi nel Centro – Sud a fare questo percorso per dare ai geometri l’opportunità di laurearsi».

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