Colto da infarto durante partita di calcetto: Aversa e Sant’Antimo in lutto per Mimmo Di Domenico

di Livia Fattore

Aversa – Un infarto fulminante. Questa la causa della morte, su un campo di calcetto, di Domenico Di Domenico, 39 anni, residente a Sant’Antimo, ma conosciuto anche ad Aversa. La tragedia si è verificata in un centro sportivo di via Nobel di Aversa, nella notte tra mercoledì e giovedì. Quel campetto che Mimmo, come lo chiamavano familiari ed amici, frequentava da tempo, perché il calcio era la sua passione. Tifoso del Napoli, non perdeva l’occasione di essere egli stesso in campo, sebbene di calcetto.

L’uomo, che era nato nel 1978, stava, infatti, giocando la classica partita di calcetto con gli amici. Un appuntamento che era un’abitudine, come avviene per tanti che si riuniscono una volta a settimana per la classica partitella. Mentre era intento a giocare, si è portato le braccia al petto e si è accasciata al suolo perdendo conoscenza. Gli amici e il gestore del centro hanno immediatamente chiamato il 118 i cui addetti hanno prestato le prime cure, pur avendo subito intuito che si era verificata una tragedia. Inutile, infatti, la corsa per trasportare Mimmo al pronto soccorso del vicino ospedale ‘San Giuseppe Moscati’, dove ai sanitari non è rimasto altro che constatarne il decesso.

Sul posto anche i carabinieri del reparto territoriale di Aversa, coordinati dal colonnello Antonio Forte, che hanno effettuato i rilievi e gli adempimenti del caso, ascoltando i presenti sul campo al momento del malore di Di Domenico, anche se tutti erano ancora sotto choc per quanto verificatosi in pochi attimi sotto i propri occhi. Il magistrato di turno del Tribunale di Napoli Nord ha disposto la restituzione della salma dello sfortunato calciatore ai familiari senza ulteriori accertamenti, essendo palese il motivo del decesso.

Mimmo, noto sia a Sant’Antimo che ad Aversa come un papà devoto alla famiglia, lascia la moglie Paola e due bambini, il più grande un maschietto, la seconda una femminuccia, nello sconforto. Mai, infatti, avrebbero pensato di non vederlo più ritornare quando li ha salutati nella serata di mercoledì per andare a disputare la solita partitella. Niente, a detta dei congiunti, poteva far ipotizzare un malore di questo tipo, non avendo la vittima mai avuto alcuna avvisaglia.

Non è la prima volta che in zona si verificano incidenti su campi da gioco. Era avvenuto ad inizio del 2016 a Capodrise. Allora, a perdere la vita per un malore, sempre di un campo di calcetto, era stato un ragazzo di appena sedici anni. Un quarantacinquenne, invece, fu colpito da un infarto mentre era intento a giocare a tennis presso i campi comunali di Lusciano, ad ottobre dello stesso anno.

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